Assicurazioni, AXA acquisisce Prima e rilancia forte sull’Italia

Assicurazioni, AXA acquisisce Prima e rilancia forte sull’Italia

AXA ha annunciato l'acquisizione del 51% di Prima, principale assicuratore diretto italiano, per un corrispettivo di 0,5 miliardi di euro. Per il restante 49% sono state concesse opzioni call/put4 rispettivamente ad AXA e agli azionisti di minoranza con un prezzo di esercizio legato agli utili futuri di Prima. L’operazione, destinata a concludersi entro fine 2025, punta a quasi raddoppiare il business Auto di AXA in Italia e a rafforzare la presenza del Gruppo in Europa.

Migranti, per Corte Ue giudici devono valutare scelta Paesi sicuri

Migranti, per Corte Ue giudici devono valutare scelta Paesi sicuri

LUSSEMBURGO (ITALPRESS) – Secondo la Corte di Giustizia dell'Unione europea, il diritto dell'Unione non osta a che uno Stato membro proceda alla designazione di un paese terzo quale paese di origine sicuro mediante un atto legislativo, a condizione che tale designazione possa essere oggetto di un controllo giurisdizionale effettivo. Detto controllo deve vertere sul rispetto delle condizioni sostanziali di siffatta designazione enunciate all'allegato I a tale direttiva, in particolare quando un ricorso sia presentato avverso una decisione di rigetto di una domanda di protezione internazionale in esito alla procedura accelerata applicabile ai cittadini di paesi terzi così designati. La Corte sottolinea altresì che le fonti di informazione su cui si fonda siffatta designazione devono essere sufficientemente accessibili, sia per il richiedente che per il giudice competente. Tale prescrizione mira a garantire una tutela giurisdizionale effettiva, consentendo al richiedente di difendere efficacemente i suoi diritti e al giudice nazionale di esercitare pienamente il proprio sindacato giurisdizionale. Peraltro, il giudice può, quando verifica se siffatta designazione rispetti le condizioni previste all'allegato I alla direttiva, tener conto delle informazioni da esso stesso raccolte, a condizione di verificarne l'affidabilità e di garantire alle due parti del procedimento la possibilità di presentare le loro osservazioni su tali informazioni supplementari. Infine, la Corte precisa che, fino all'entrata in vigore di un nuovo regolamento destinato a sostituire la direttiva attualmente applicabile, uno Stato membro non può designare come paese di origine “sicuro” un paese terzo che non soddisfi, per talune categorie di persone, le condizioni sostanziali di siffatta designazione. (ITALPRESS). -Foto: Ipa Agency-

La "cucina d'estate" è la quintessenza degli equivoci

La "cucina d'estate" è la quintessenza degli equivoci

C’è a chi non piace l’estate. A me piace. Però bisogna riconoscerne i contrasti. Le solitudini si fanno asfissianti, i pensieri opprimenti , le nostalgie (ex-post) tormentose, il sudore impiccia e impuzza. L’estate è fatta di attese e privazioni : avrei voluto farlo ma non posso. Poi certo c’è tutto il bellissimo, che però devo sacrificare in virtù dei caratteri a mia disposizione. Ma che c’entra la cucina? Ecco, il punto è che la “cucina d’estate” è la quintessenza dei contrasti stagionali . Il “piatto estivo” è una rinuncia, una diminutio : per dirne una, il caldo è nemico del brasato. Potreste obiettare: e le grigliate? Obiezione respinta: le grigliate sono una meraviglia finalizzata all’oblio , a un appiccicoso collasso sul divano, a una sostanziale incoscienza in cui far amorevolmente volteggiare pensieri reconditi. Ora, per dare un poco di struttura alla dissertazione si passeranno in rassegna alcuni grandi classici estivi. In primis la caprese : mozzarella, pomodorini, basilico e olio. Per carità, edibile con gusto, elementi che nella loro singolarità hanno parecchio da dire. Ma l’assemblaggio, oggettivamente, cosa offre in più? Nulla, eccezion fatta per freschezza e leggerezza. Ci sono infiniti utilizzi che rendono questi ingredienti più intriganti e appetibili. Poi la panzanella : sarò impopolare, però, suvvia, la panzanella vi eccita? Pane raffermo, pomodori, cetrioli, cipolla rossa, basilico: la presunta freschezza di un coito interrotto. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43499656]] L’emblema dell’equivoco estivo, in ogni caso, resta prosciutto & melone . Il prosciutto può essere eccezionale, il melone altrettanto. Ma abbinare le due eccezionalità non genera neppure un’anticchia di miglioramento. Terra di mezzo , un ibrido pur gustoso che non ha una reale ragion d’essere, tanto che sovente si accompagna con un pezzetto di pane, un po’ a casaccio, alla ricerca di un decantato equilibrio nei fatti irrilevante o meglio inesistente. Prendiamola da un’altra prospettiva. Si può obiettare: allora pasta a vongole, scoglio, aragoste, branzini, orate e insalata di polpo? Obiezione parimenti respinta : li mangiamo sempre e con sommo gaudio (vedi il Natale). Non sono “estate” ma una via edonistica per amplificare i piaceri dell’estate stessa, perché ovvio, una polenta concia a 40 gradi è un suicido (ma nel gelo di un rifugio è sublime). In conclusione, il parallelismo tra cibo e sesso è arcinoto e indiscutibile. L’ars amatoria invernale è pura essenza, non ha costrizioni, al massimo un piumone. D’estate il sesso può pur essere più esaltante (qui ritorna l’edonismo), ma altri fattori potrebbero rendere l’esperienza faticosa se non deprimente . Tutto torna: avete mai mangiato prosciutto e melone a febbraio? [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43253550]]