“Bisogna riconoscere pubblicamente il genocidio a Gaza”: la lettera su Lancet

“Bisogna riconoscere pubblicamente il genocidio a Gaza”: la lettera su Lancet

A Gaza “l’aspettativa di vita è scesa di circa 35 anni nel 2024. Ciò rappresenta una riduzione più grande di quella osservata durante il genocidio in Rwanda. Dal 7 ottobre 2023 Gaza ha registrato il più alto numero di decessi tra bambini di qualunque altra zona di guerra”. Osservazioni firmate da oltre 3.300 accademici, professionisti […] L'articolo “Bisogna riconoscere pubblicamente il genocidio a Gaza”: la lettera su Lancet proviene da Il Fatto Quotidiano .

Il cicloturismo in Francia conquista gli autentici viaggiatori

Il cicloturismo in Francia conquista gli autentici viaggiatori

La Francia si riscopre su due ruote e conquista il primato europeo come meta prediletta dagli amanti del cicloturismo. In un tempo in cui la sostenibilità non è solo una scelta ma una necessità, il Paese scommette su un futuro verde e silenzioso, fatto di pedali che scorrono tra campagne, città d’arte, borghi storici e panorami mozzafiato. Negli ultimi anni, le vendite di biciclette sono aumentate vertiginosamente e il numero di piste ciclabili ha subito un’accelerazione del 28%, mentre il governo ha investito oltre 2 miliardi di euro nel Piano Biciclette nazionale per favorire la crescita di itinerari e infrastrutture su tutto il territorio. Un cambiamento non solo infrastrutturale, ma culturale. Oggi, oltre 22 milioni di francesi scelgono la bicicletta per le vacanze e il 20% dei cicloturisti proviene dall’estero, attratto da una rete capillare che comprende ben 10 percorsi EuroVélo, pensati per chi cerca emozioni sulle lunghe distanze, ma anche per chi preferisce pedalate giornaliere tra vigneti, castelli, fiumi e montagne. L’esperienza francese si declina in mille forme: da quella del viaggiatore esperto che affronta con determinazione i dislivelli delle Alpi o dei Pirenei, a quella del turista slow che scopre i paesaggi della Loira o della Provenza con lentezza e meraviglia. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43567760]] Non mancano i servizi pensati per il comfort dei ciclisti: alloggi attrezzati, trasporto bagagli, noleggio biciclette, segnaletica chiara e accoglienza diffusa. La rete “Accueil Vélo”, con migliaia di strutture certificate, garantisce qualità e sicurezza lungo tutto il percorso. Le strutture ricettive, i ristoranti, i siti culturali e naturali si stanno adeguando a una domanda in continua crescita che ha risvolti positivi non solo per il turismo ma anche per l’economia locale e l’ambiente, con una riduzione delle emissioni e un modello virtuoso di viaggio sostenibile. I dati parlano chiaro: il cicloturismo in Francia è aumentato del 68% in dieci anni e il trend non accenna a rallentare. Il vero lusso oggi è potersi prendere il tempo, scegliere una strada secondaria, farsi guidare da un sentiero ombreggiato tra i campi di lavanda, fermarsi a scoprire un mercato contadino o una cantina nascosta. Pedalare in Francia significa immergersi in un viaggio autentico, dove la meta non è mai l’unico scopo ma parte di un percorso più ampio, fatto di scoperta, rispetto per la natura e contatto con le persone. Che siate sportivi allenati o famiglie in cerca di avventure, la Francia è pronta ad accogliervi con un’offerta cicloturistica senza eguali. Ogni viaggio diventa un’occasione per vivere meglio, più lentamente, con uno sguardo nuovo sul mondo. E mentre il ritmo dei pedali accompagna il respiro e i pensieri, il piacere della scoperta si fonde con la libertà del movimento. In sella alla bicicletta, la Francia rivela la sua anima più vera. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43567758]] Tra i molto percorsi da consigliare Auvergne-Rhône-Alpes non è soltanto un’attività sportiva, ma un’immersione nella dolcezza dei paesaggi francesi dove natura, cultura e accessibilità si incontrano in armonia perfetta. Lungo i 280 chilometri della Belle Via, alternativa verde alla ViaRhôna, si viaggia tra il lago di Annecy e il lago di Bourget attraverso scenari punteggiati da frutteti, vigneti, valli alpine e imponenti massicci come il Giura, i Bauges, la Chartreuse, il Belledonne e il Vercors, mentre in lontananza il Monte Bianco veglia silenzioso. È una rotta cicloturistica che non conosce fretta, adatta a tutti e pensata per un turismo sostenibile, dove la bicicletta diventa chiave di lettura del territorio e ogni pedalata è un invito alla scoperta lenta. Non solo itinerari per esperti, ma percorsi inclusivi come quello nell’Alta Tarentaise, dove l’esperienza si fa doppia grazie al tandem elettrico disponibile gratuitamente per persone con disabilità visiva o mobilità ridotta: una proposta che unisce sport e accessibilità lungo la Via Verde tra Bourg-Saint-Maurice e Aime, costeggiando il fiume Isère, dove il paesaggio accompagna con discrezione e potenza. Poco distante, nelle Montagne del Giura, lo sport si fa gioco tra curve e dossi dei pumptrack, veri e propri parchi gioco naturali per mountain bike, BMX e monopattini: percorsi aperti e liberi, dove l’inclusione si traduce nella possibilità per tutti – dai bambini ai rider esperti – di sperimentare il piacere del movimento fluido e della velocità controllata in un ambiente sicuro, naturale e scenografico. È una Francia che pedala a ritmo umano, dove l’infrastruttura ciclabile non è soltanto un mezzo per spostarsi ma una finestra su paesaggi autentici e sull’anima ospitale di una regione che crede nel turismo per tutti. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43567759]] Oppure tra i dolci pendii della Nouvelle-Aquitaine e i maestosi castelli della Valle della Loira, la Francia si scopre a colpi di pedale lungo itinerari che fondono natura, cultura e accessibilità. Dall’estuario della Loira fino al lago di Vassivière, “La Vélidéale” si distende per 638 chilometri tra Oceano Atlantico e regione centro-occidentale, seguendo come filo conduttore l’acqua che attraversa paludi, fiumi, laghi e parchi naturali regionali. Il tratto che interessa la Nouvelle-Aquitaine regala 477 chilometri di pura evasione tra Alta Vienne, Creuse, Corrèze e Dordogna: territori silenziosi e autentici, ideali per rallentare, respirare, immergersi in un ritmo più umano. Poco lontano da Limoges, un tratto ferroviario dismesso rinasce come “Via Verde degli Hauts de Tardoire”, 13 chilometri senza auto dove il sottobosco incontra la storia, e dove le biciclette adattate, le audioguide e il noleggio in loco permettono di condividere la libertà della pedalata in famiglia o con amici, senza fretta, nel cuore del Limosino. Spostandosi nel Centro-Valle della Loira, là dove i castelli si riflettono sulle acque del fiume e i vigneti profumano l’aria, si festeggiano i 20 anni di Randovélo, agenzia pioniera dei viaggi in bicicletta in Francia: da Blois l’idea di pedalare nella storia diventa esperienza, con percorsi creati per tutti i livelli e ogni tipo di viaggiatore. Centinaia di chilometri tra architetture rinascimentali, villaggi pittoreschi e sapori locali pensati per chi ama esplorare senza rinunciare al comfort. Un comfort che diventa inclusione con il progetto AIR’GO CYCLO, attivo in Touraine: biciclette elettriche adattate, tricicli, tandem affiancati, risciò, sedie con rotelle integrate vengono consegnate direttamente ai viaggiatori, con un servizio garantito dal marchio “Turismo & Handicap”. Qui la bicicletta non è solo un mezzo di trasporto ma un mezzo per abbattere barriere, aprire strade, unire le persone e rendere il viaggio davvero per tutti. www.francevelotourisme.com www.france.fr/it Autrice dell'articolo: Orchidea Colonna Orchideacolonna@yahoo.com