Verona, in un video il momento dell'esplosione

Verona, in un video il momento dell'esplosione

Un video girato dagli operatori impegnati nella perquisizione finita in tragedia e costata la vita a tre carabinieri, fa sentire il fortissimo boato che si è propagato dal casolare di Castel d'Azzano, nel Veronese. A provocarlo - secondo le prime ricostruzioni - il gas con cui i tre fratelli Ramponi avrebbero saturato l'abitazione.

Fratoianni a Tajani: “Senza il riconoscimento della Palestina la tregua non diventerà pace, cosa aspettate?”. Provenzano (Pd): “Basta alibi”

Fratoianni a Tajani: “Senza il riconoscimento della Palestina la tregua non diventerà pace, cosa aspettate?”. Provenzano (Pd): “Basta alibi”

“Perché la tregua si tramuti in pace manca lo Stato palestinese: cosa aspetta il governo italiano a riconoscere lo Stato palestinese? Non può esserci ogni volta un domani, un dopodomani. Come fate a non capire che oggi più che mai è condizione essenziale perché il protagonismo di quel popolo possa svilupparsi appieno?”. A rivendicarlo Nicola […] L'articolo Fratoianni a Tajani: “Senza il riconoscimento della Palestina la tregua non diventerà pace, cosa aspettate?”. Provenzano (Pd): “Basta alibi” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Raccolta differenziata, dove si gettano scarpe e spazzolino elettrico? Gli errori più comuni

Raccolta differenziata, dove si gettano scarpe e spazzolino elettrico? Gli errori più comuni

Roma, 15 ott. (Adnkronos) - Raccolta differenziata, un mistero o quasi per buona parte degli italiani. L'87% della popolazione considera gravissimo l'abbandono dei rifiuti, ma il 70% di chi getta erroneamente quelli differenziabili nel sacco nero dichiara di farlo perché 'crede sia giusto'. Infatti, gli errori più comuni si verificano con gli oggetti di cui ci si vuole liberare, ma che non si sa dove buttare. Sul podio il tessile (stracci 41%, scarpe 27% e borse 23%), seguito dai piccoli Raee (spazzolino elettrico 21%, caricabatterie 13%) e rifiuti di imballaggi (12%). Meno critica invece la situazione delle batterie esauste (solo 8% conferito scorrettamente). È questo il quadro che emerge dall'indagine demoscopica realizzata per Erion da Ipsos Doxa Italia che mappa gli impatti della comunicazione sui comportamenti dei cittadini in materia di rifiuti e dallo studio tecnico-scientifico realizzato da Erion che indaga quali materiali riciclabili finiscano invece nei rifiuti urbani indifferenziati. Risultati che, in entrambi i casi, fotografano un'Italia informata ma poco reattiva, e dai quali emerge con evidenza la necessità di sviluppare un modello integrato, capace di unire infrastrutture più capillari a una comunicazione che si traduca in una conoscenza operativa da parte dei cittadini. I risultati dei due studi sono stati illustrati durante l'evento 'Sostenibilità e consapevolezza: un'indagine sui rifiuti indifferenziati e sul ruolo della comunicazione nel trasformare i comportamenti' organizzato da Erion al Museo dell'Ara Pacis di Roma in occasione dell'International E-Waste Day (la giornata internazionale dei Raee celebrata in tutto il mondo proprio il 14 ottobre). "I risultati ci mostrano che il cittadino è un alleato che chiede condizioni abilitanti per fare una corretta raccolta differenziata - ha sottolineato Andrea Fluttero, presidente Erion Compliance Organization - È necessario aumentare la conoscenza operativa e ridurre la sfiducia del cittadino nel sistema, oltre a sviluppare tecnologie e soluzioni di mercato per gestire nel modo migliore le sfide della circolarità. Servono infrastrutture vicine e visibili, campagne mirate e ripetute che chiudano sempre con indicazioni concrete. La comunicazione non si limita a informare: abilita il gesto corretto, riduce gli errori e rafforza il senso civico". I cittadini hanno un'elevata conoscenza dell'obbligo di raccolta differenziata: il 92% per le batterie esauste, l'86% per i Raee, il 77% per i rifiuti di Imballaggi, il 71% per i rifiuti tessili. Tuttavia, a conferma del divario tra conoscenza e azione, ogni anno in Italia vengono gettate nell'indifferenziata ancora 0,12 kg/ab di pile esauste (rispetto ai 0,06 kg/ab raccolti dal canale ufficiale), 1,98 kg/ab di piccoli Raee (vs 1,34 kg/ab) e 17 kg/ab di rifiuti tessili (rispetto ai 2,74 kg/ab). Per quanto riguarda gli imballaggi, i diversi campionamenti hanno fornito risultati troppo variabili. Gli italiani chiedono, quindi, soluzioni semplici e vicine, affinché la raccolta possa avvenire lungo i percorsi di vita quotidiana: per i Raee, il 40% apprezza di poterli lasciare nei negozi senza obbligo di acquisto di un'apparecchiatura equivalente (ritiro 'uno contro zero'); per le batterie esauste preferiscono i contenitori nei supermercati (49%); per il tessile, i luoghi dello shopping sono i più graditi, come i centri commerciali (30%), i supermercati (26%) e i negozi (26%). L'isola ecologica resta utile per gli ingombranti e i conferimenti programmati, ma per i piccoli rifiuti mostra limiti pratici. Infatti, il 49% degli intervistati vorrebbe orari più estesi, e il 'viaggio dedicato' (tempo medio 13 minuti) risulta inadatto per rifiuti piccoli. Quasi un italiano su due preferirebbe una soluzione intermedia tra struttura fissa e iper-prossimità: la raccolta itinerante a cadenza quindicinale. Meno prioritarie soluzioni come uffici postali/comunali (24%) e scuole (10%), ma che evidenziano la possibilità di sfruttare luoghi già frequentati. All'incirca nove italiani su dieci sanno che i mozziconi di sigaretta inquinano, eppure l'85% osserva che gettarli a terra è ancora un gesto molto frequente, quasi 'normale'. La principale ragione è la praticità del gesto (35%), mentre solo il 23% ritiene che la situazione sia migliorata negli ultimi dieci anni. Anche in questo caso c'è un appello, da parte dei cittadini, per avere a disposizione contenitori specifici in luoghi strategici e posacenere tascabili (55%), e ricevere una maggiore informazione (30%) sulla presenza dei posacenere, così da facilitare l'adozione del comportamento corretto. Non solo infrastrutture, ma anche comunicazioni efficaci per trasformare l'intenzione in azione. Una comunicazione chiara, con un invito all'azione finale, dimostra di essere più efficace perché non si limita a informare, ma esorta anche a un gesto concreto. Chi è stato esposto a campagne di sensibilizzazione mostra una maggiore conoscenza dei comportamenti corretti (+8% per Raee e +7% per i rifiuti tessili), nonché una riduzione degli errori di conferimento (-4%, per esempio per spazzolino elettrico, stracci), miglioramenti nella mentalità con disponibilità al sacrificio personale (+5%), maggiore severità verso comportamenti scorretti (+4%). L'indagine ha rilevato che, relativamente all'impatto del messaggio sui cittadini, 'la televisione resta l'asse portante a livello nazionale' tra i mezzi di comunicazione. "Questa ricerca offre una bussola per decidere: città per città, filiera per filiera, sappiamo dove intervenire, con quali messaggi e quali servizi - dichiara Nando Pagnoncelli, sondaggista italiano e presidente di Ipsos Doxa Italia - È un invito a un patto operativo tra consorzi e istituzioni: standard di prossimità, trasparenza dei risultati e campagne chiare e frequenti. Non un costo, ma un investimento con ritorni misurabili in conoscenza, fiducia e qualità dei conferimenti".

Dazi, Cina: "Le guerre commerciali non hanno vincitori"

Dazi, Cina: "Le guerre commerciali non hanno vincitori"

Pechino, 15 ott. (askanews) - La Cina ha affermato che "le guerre commerciali e tariffarie non hanno vincitori", dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha minacciato di interrompere le importazioni di olio da cucina usato dal Paese, materia prima impiegata anche per biocarburanti. Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese: "La posizione della Cina sulle questioni economiche e commerciali con gli Stati Uniti è coerente e chiara. Le guerre commerciali e tariffarie non hanno vincitori e non sono nell'interesse di nessuna delle parti. Le due economie dovrebbero risolvere le questioni attraverso il dialogo, sulla base dell'uguaglianza, del rispetto e del reciproco vantaggio". Lin Jian ha difeso i controlli all'export sulle terre rare, criticati dall'Unione europea come "ingiustificati". "Le autorità competenti hanno già chiarito la posizione della Cina. Applichiamo controlli sulle esportazioni nel rispetto della legge, per salvaguardare la pace mondiale, la stabilità regionale e adempiere agli obblighi internazionali, come la non proliferazione. È in linea con le pratiche internazionali. Siamo pronti a rafforzare il dialogo e gli scambi con tutti i Paesi per garantire la sicurezza e la stabilità delle catene globali di approvvigionamento". Il portavoce ha poi commentato la decisione del governo olandese di assumere il controllo della società di semiconduttori Nexperia, filiale europea del gruppo cinese Wingtech, invocando una legge d'emergenza risalente alla Guerra fredda. "La Cina si oppone all'abuso del concetto di sicurezza nazionale e alle pratiche discriminatorie contro imprese di Paesi specifici", ha dichiarato Lin, aggiungendo che "la determinazione di Pechino a difendere i propri diritti e interessi resta incrollabile".

Manovra: domani conferenza stampa Avs, 'serve risposta forte su salari'

Manovra: domani conferenza stampa Avs, 'serve risposta forte su salari'

Roma, 15 ott. (Adnkronos) - "Ancora una volta il governo Meloni si appresta a varare una legge di bilancio che non farà nulla contro le disuguaglianze e le emergenze sociali del Paese. Il futuro degli italiani sarà segnato da politiche di austerità sbagliate e ingiuste. È evidente che non verranno intaccati i privilegi e i profitti miliardari, mentre le famiglie continueranno ad arrivare a fine mese con sempre maggiori difficoltà. Per questo Alleanza Verdi Sinistra insiste nel dire che occorre subito una risposta forte, aumentando i salari nel nostro Paese. Domani, mercoledì 16 ottobre alle ore 11.30, conferenza stampa di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni presso la Sala Stampa di Montecitorio". Si legge in una nota di Avs.

Bimbo di 2 anni muore “per un pacemaker mal posizionato”: rinviati a giudizio 5 medici

Bimbo di 2 anni muore “per un pacemaker mal posizionato”: rinviati a giudizio 5 medici

Cinque medici dell’ospedale Bambino Gesù andranno a processo per la morte di Giacomo Saccomanno, il bimbo di due anni deceduto il 3 gennaio 2019 a cui, secondo l’accusa, era stato impiantato in modo errato un pacemaker. Il giudice per l’udienza preliminare Roma ha disposto il rinvio a giudizio per omicidio colposo. Sul caso era stata […] L'articolo Bimbo di 2 anni muore “per un pacemaker mal posizionato”: rinviati a giudizio 5 medici proviene da Il Fatto Quotidiano .