Vittorio Buccioli trovato morto dopo 8 giorni di ricerche, il figlio: “L’ho individuato con il gps della moto”

Vittorio Buccioli trovato morto dopo 8 giorni di ricerche, il figlio: “L’ho individuato con il gps della moto”

Il corpo di Vittorio Buccioli, 58 anni, è stato ritrovato martedì 29 luglio, dopo otto giorni di ricerche. Il cadavere dell'uomo, deceduto forse a seguito di un incidente con la moto, giaceva in un fosso lungo la strada che era solito percorrere per tornare a casa. Il figlio l'ha individuato usando un Airtag collegato alla moto: "Lì i soccorsi non hanno mai cercato a piedi". Continua a leggere

False moschee e fondamentalismo in carcere: così i 200 finti imam arruolano i terroristi

False moschee e fondamentalismo in carcere: così i 200 finti imam arruolano i terroristi

Non solo moschee e centri culturali dietro cui si celano luoghi di culto abusivi, ma il dilagare del fondamentalismo islamico si registra anche all'interno degli istituti penitenziari, segmento fondamentale della sicurezza nazionale, che consente di avere una panoramica privilegiata su un fenomeno in forte aumento anche in Italia, come lo stesso report dei servizi segreti francesi evidenzia. Numeri di cui il governo, e in particolare il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, è perfettamente conscio, visto che oggi sono circa 200 i soggetti attenzionati che esprimono dottrine jihadiste e che, proprio per questo, si trovano principalmente presso l'alta sicurezza 2 o in reparti ad alta sorveglianza. Gli elementi che sono stati riscontrati dagli addetti ai lavori riguardano personaggi altamente carismatici, che in modo più o meno manifesto si ergono a leader islamici anche all'interno delle carceri, fanno proselitismo e adottano un comportamento che punta a influenzare le dimensioni emotive, valoriali e ideologiche soprattutto nei confronti di soggetti più deboli e facilmente manipolabili. Un'attenta attività di monitoraggio resa possibile anche dal fatto che l'Italia è, dal 2024, membro permanenti del C.a.s.a, il comitato di analisi strategica antiterrorismo, che consente di operare con le altre forze dell'ordine per quanto riguarda la profilazione e l'identificazione di soggetti fortemente pericolosi per la sicurezza nazionale. Lo stesso organo che ha permesso un aumento delle espulsioni: il 30% di esse, per motivi di ordine e sicurezza pubblica al termine della detenzione, nasce proprio da osservazioni condotte all'interno del carcere. Un numero impressionante se consideriamo che oggi il monitoraggio penitenziario assume un rilievo assoluto anche per quanto riguarda i detenuti prossimi alla scarcerazione e, così facendo, le informazioni raccolte e analizzate durante il periodo detentivo consentono di valutare in modo estremamente accurata la percentuale del rischio. Ed è proprio per controllare ai massimi livelli che il governo sta stanziando misure su misure. Tra queste rientra un finanziamento ottenuto dall'Unione Europea: nel 2024, infatti, il Nucleo Investigativo, nell'ambito del Programma Nazionale ISF, ha potuto realizzare il Progetto sul «rafforzamento delle competenze e formazione specialistica per operatori di polizia penitenziaria per la prevenzione e il contrasto alla radicalizzazione violenta, al proselitismo e al terrorismo in ambito penitenziario». Un progetto iniziato a novembre del 2024 e che terminerà nel 2027 con l'obiettivo di rafforzare le competenze specialistiche degli analisti sia per quanto riguarda la prevenzione che il contrasto investigativo al terrorismo in ambito carcerario. Ma tutto ciò include anche una capillare attività di formazione di tutti gli addetti ai lavori affinché possano avere tutti gli strumenti per riconoscere preventivamente eventuali campanelli d'allarme: diversi quindi gli incontri formativi che si tengono con i comandanti dei reparti, i responsabili delle aree educative e i mediatori culturali, figure centrali in un momento in cui nessuno può permettersi di sottovalutare il problema. Soprattutto perché i fenomeni devianti sono favoriti da situazioni di disagio e vulnerabilità in cui si trovano molte persone e, come condiviso anche a livello internazionale, il carcere può rappresentare un potenziale ambiente per l'estremismo anche per quanto riguarda soggetti ristretti per reati non legati al terrorismo. Ma un cambio di passo si è registrato in modo netto dopo lo scoppio del conflitto tra Israele e Palestina, nonché dopo la presa di posizione degli Stati Uniti nella guerra tra Iran e Israele: ciò ha determinato un innalzamento del livello della minaccia non solo nei confronti dei target dei paesi coinvolti, ma anche nei confronti di obiettivi sensibili per la sicurezza dello Stato. Oggi è l'Occidente in generale a essere preso di mira dal fondamentalismo islamico, i dati lo confermano ed è per questo che l'allerta è ai massimi livelli.

Niente pc, caffè e medicine: la mia giornata impossibile a boicottare Usa e Israele

Niente pc, caffè e medicine: la mia giornata impossibile a boicottare Usa e Israele

Voglio fare una cosa di sinistra, voglio provare il brivido dell’essere un perfetto compagno, ma che dico, desidero finalmente sentirmi socialmente accettato dai cenacoli del «mai con Trump» e «Palestina libera dal fiume al mare». Mi hanno spiegato che per realizzare questa mia scalata di classe devo prima di tutto aderire al boicottaggio dei prodotti americani e israeliani. Devo riscattare la mia vita, almeno in quest’ultima fase, prima del lungo addio, dunque sono pronto, che il boicottaggio abbia inizio, alla fine di questa cura depurativa del mio fisico e della mia anima, mondato dai miei peccati, sarò un perfetto democratico, uno di quelli con la schiena dritta, una sagoma da salotto, ammaestrato per una cena dove tutti si danno ragione. Mi sveglio alle 5:30, devo leggere la rassegna stampa, cos’avrà la concorrenza? Accendo il telefonino... alt! È un iPhone, assemblato in Cina, ma pur sempre americano, non si può trasgredire al primo pulsante del giorno, suvvia, hai appena aderito al boicottaggio, rispettalo. Spengo tutto e cerco alternative digitali per leggere i giornali. Il mio personal computer? No, è un Macbook, sempre di Apple, microprocessore americano, la faccenda si fa complessa, mi sento leggermente disconnesso dal mondo e la giornata è solo ai colpi di riscaldamento da fondo campo. E se usassi i computer dei miei figli? Franzi ha un Macbook, quindi non c’è trippa per gatti, altro giro e altra corsa; Ale ha un personal computer, l’illusione dura un nanosecondo, gira tutto su sistema operativo Windows, Microsoft Corporation, roba dell’americanissimo Bill Gates. Vabbè, è l’alba, rinuncio alla rassegna e decido di scendere in edicola. Cerco una camicia... no, aspetta, io uso le Brook’s Brothers, «regular fit» (che per i miei chili significa «largo e comodo»), sono sempre quelle acquistate a New York e Washington, non le posso indossare! Sarebbe alto tradimento, come uscire di casa con la bandiera a stelle e strisce. Eh, ma non ne possiedo altre! Si può anche variare l’abbigliamento per una volta, posso mettere una polo, in fondo è estate e il casual fa tanto democratico, una figura da candidato dem alle primarie. Sembra facile, poi vai a frugare nell’armadio e scopri tutto il tuo passato da «servo della Casa Bianca»: questa di Ralph Lauren l’ho acquistata a Miami durante la campagna presidenziale (faceva un caldo micidiale, nel grande magazzino mi fermai soprattutto a osservare un fucile Winchester) e questa qui di Tommy Hilfiger l’ho esfiltrata da Palm Beach quando sono andato a Mar-a-Lago, niente da fare ma... ecco il salvagente dello “streetwear” che arriva dalla cara vecchia Europa... una Lacoste bianca, immacolata, fa quasi torneo di Wimbledon, c’è solo un problema, è di quindici chili fa. Ok, dai, è strettina, sembro tanto l’omino Michelin, ma sarò quasi in incognito, sotto copertura, scendo e risalgo subito a casa, poi andrò in redazione con qualcosa di diverso addosso. Prendo i giornali e rientro in un quarto d’ora, agosto sta arrivando al galoppo, sarà pure l’inizio del giorno, ma a Milano quasi non c’è più anima viva. NEMMENO LE CIALDE È l’ora di un caffè, tutto questo boicottaggio mi assorbe la concentrazione, ho una macchina Nespresso, quindi tutto regolare, azienda Svizzera, grande cosa scoprire la preziosa neutralità della caffeina, occhio, c’è un problema in vista, nella dispensa ho solo le cialde di Starbucks, americane, sono circondato dagli Yankees. Scatta la ricerca speleologica in cucina, non trovo la moka tra le stoviglie, di caffè come quello che faceva la mamma non ne vedo un chicco, rinuncio alla mia tazzina corroborante, d’altronde il boicottaggio deve essere inflessibile. Meglio darsi alla lettura, mi piego per prendere i giornali e straaaaaap! no, non è il colpo della strega, è la mia ciccia che è andata in rotta di collisione con il cotone, s’è scucita la Lacoste. L’Europa non regge allo stress test del cotone, chissà cosa direbbe Emmanuel Macron di fronte a questo sbrego. Sono ancora a secco di notizie dell’ultima ora, che è come smettere di fumare in una casa d’oppio. Che scemo, ma posso ascoltarla, la rassegna stampa, perché non ci ho pensato prima? Ecco qui, un momento di piacere, finalmente, quando mi faccio la barba è un mix perfetto. «Alexa, vai su Radio 24...», ma sono impazzito, che dico? «Alexa?», non posso usare Echo, questa è tecnologia di Amazon, è tutta un’invenzione di quel convertito al trumpismo, Jeff Bezos! «Alexa, spegni tutto!». NIENTE CONNESSIONI Che boicottaggio sia... niente più connessioni, siamo circondati dalla Rete Americana, dunque accendo la radio e sono salvo, ho un impianto Bose, una meraviglia... Povero illuso di un Sechi, la tua radio muta deve restare, perché Bose è un’azienda americana, è stata fondata da Amar Bose nel 1964 e ha sede a Framingham, nel Massachusetts. Vabbè, mi farò la barba in monastico silenzio, si sentirà solo il fruscio della lama sulla schiuma (è inglese e God Save The Queen dei Sex Pistols ci starebbe bene) senza notizie e musica, si fa davvero tutto per la causa della sinistra, ora capisco la passione dei compagni, si parte da un’austera barba e si prosegue con una doccia da frate trappista, in fondo il sacrificio vale il premio, devo presentarmi alla prossima cena progressista con le carte del boicottaggio in regola. Apro il mobiletto del bagno, prendo le lamette... Mi taglio le vene, noooooooo! Santo protettore dei rasoi, ma sono Gillette, americane, l’azienda fu fondata a Boston nel 1901 da King Camp Gillette, oggi fa parte del gigante della grande distribuzione Procter & Gamble. Mi passano in mente tutti i barbieri di una vita nomade, quelle spennellate di schiuma, il rasoio che carezza la gola e il dopo barba. Tutto finito, a sinistra la barba lunga è una cosa tra Marx e la questione medio-orientale, si capisce. Ho la barba di un giorno, posso ancora uscire senza sembrare uno dell’Anonima sarda «in continente» e domani è un altro giorno da Via col vento. Niente notizie, cosa accadrà nel mondo durante il mio potente boicottaggio? La cosa comincia a provocarmi qualche preoccupazione (Bonelli e Fratoianni avranno inviato una lista? Ci saranno istruzioni per l’uso dei rasoi e del dopobarba? Come fare con le comunicazioni offline?), ci sono, ecco l’escamotage per stare sul pezzo, accendo il tv, è LG Electronics, fabbricazione coreana, microchip proprietario, qui non c’è trucco e non c’è inganno... si parte, sono online, ma lampeggia un sospetto sullo schermo, «webOs»... non è che anche questo... sì, sono fottuto, il Partito del Boicottaggio non accetterebbe mai la deroga del passaggio di proprietà ai coreani, perché il software di «webOs» fu sviluppato in origine da Palm e lanciato nel 2009 come sistema operativo per smartphone. Palm non c’è più, ma il colpo d’ingegno fu americano, chi glielo spiega ai compagni? Collegarsi è un azzardo, il Grande Fratello Democratico potrebbe scoprirlo e butterei la mia occasione di redenzione. Non mi perdo d’animo, vado sotto la doccia (non posso usare lo shampoo, è distribuito da Procter & Gamble, Cincinnati, Ohio) e penso a nuove soluzioni di detergenza e detterrenza anti-trumpiana. Sono le 9, suona il citofono: «È il corriere di Amazon». Ossignore, ancora Bezos, è un’ossessione, «non lo ritiro! rimandi tutto indietro!». Cosa c’era in quel pacco? L’ultimo libro di Mark R. Levin sulla filosofia del potere («On Power») e un paio di opere di Shakespeare nell’edizione Pelican di Penguin Random House. Vie di fuga zero, piattaforma americana, editori americani, un complotto! Devo chiamare il taxi, alzo il telefono (ormai un oggetto di modernariato), «resti in attesa», «prema il tasto...», «confermi dopo il segnale...», sembra Super Quark e io mi sento un marziano che scopre una civiltà arretrata. Ci rinuncio, andrò a prendere il taxi al parcheggio più tardi, ho ancora tempo prima di entrare in riunione a Libero. NO ALLA METFORMINA Santo cielo, stavo dimenticando i miei farmaci, ecco due pasticche per la pressione e la prima di tre dosi di metformina 1000 per tenere a bada il diabete 2 (che volete farci, sono gli acciacchi dell’età e di una vita da cronista, qui cigola tutto). Sento una voce che erutta dalla mia coscienza di nuovo democratico pronto a una vita politicamente corretta: Alt! Metformina? Come osi prendere una medicina israeliana? Il boicottaggio contro Netanyahu te lo sei dimenticato? Sprofondo nella vergogna, come ho potuto scordare la causa dei palestinesi e pretendere di curare il mio corpo? Rinuncerò alla metformina dei nazisti israeliani, affronterò il male per «la Palestina libera dal fiume al mare» e soprattutto per avere un domani il perdono e un autografo di Francesca Albanese. Sto per abbandonarmi ai più cupi presagi, mi gira la testa, scruto il bourbon come un antico fratello a cui ho detto addio, improvvisamente, vengo catturato da un post-it (3M, azienda americana, un altro tassello del mosaico cospirazionista) attaccato sullo sportello del frigo: «Ricordati di prendere la metformina o starai male e alla tua morte il premio assicurativo sarà una miseria». IL SUSSULTO TRUMPIANO È la rivelazione, l’epifania della mia crisi biografica, un bagliore atomico. È di fronte al povero incasso dell’assicurazione in caso di morte che ho un vitalissimo sussulto trumpiano e filo -israeliano, una scossa capitalista con l’Iron Dome acceso: prendo un bicchiere d’acqua e la mia dose quotidiana di Israele con la prima pastiglia di metformina 1000, mi metto in tasca la seconda dose per il pranzo (sogno la bistecca da Morton’s), accendo l’iPhone (San Steve Jobs), leggo i messaggi Whatsapp (Zuckerberg che sei nei cieli), richiamo dall’app di Amazon (Bezos sia lodato) i miei amati libri Made in America, sulla tv noleggio Shutter Island per passare la mia notte d’insonnia creativa (regia di Martin Scorsese, libro di Dennis Lehane), chiamo il taxi con l’app che gira su software iOS progettato nella Silicon Valley e mi metto gioiosamente in viaggio verso Libero. Mentre attraverso una Milano che m’appare svettante come Manhattan, squilla il telefono, è il mio amico di una vita, ha un problema geopolitico da risolvere: «Ma è vero che vogliono boicottare il Viagra?».

Terremoto di magnitudo 8.8 in Kamchatka. Allerta tsunami in Giappone, Russia e parte degli Usa

Terremoto di magnitudo 8.8 in Kamchatka. Allerta tsunami in Giappone, Russia e parte degli Usa

(Adnkronos) - Giappone, Russia e parte degli Stati Uniti hanno emesso un allarme tsunami oggi mercoledì 30 luglio dopo che un potente terremoto di magnitudo 8.8 a circa 136 chilometri a sud-est della penisola di Kamchatka, nel mare di Bering, a una profondità di circa 20 chilometri secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs). Il sisma, secondo l'Usgs, è stato il più forte a livello mondiale dal disastro di Fukushima nel marzo 2011 ed è stato superato solo da cinque terremoti dall'inizio delle misurazioni. Nella regione russa della Kamchatka, la Tass ha riferito che la gente si è riversata nelle strade di Petropavlovsk-Kamchatsky, con le reti elettriche e telefoniche brevemente interrotte. A Sakhalin, i residenti lungo la costa sono stati evacuati per precauzione. Successivamente, il responsabile della Salute di Kamchatka, Oleg Melnikov, ha segnalato che diverse persone sono rimaste ferite in seguito al sisma, nessuna delle quali è grave, anche se non ha precisato l'esatto numero dei feriti. Le autorità del Giappone hanno lanciato l'allarme tsunami, avvertendo che onde fino a 3 metri potrebbero colpire le aree costiere del Pacifico. I residenti sono stati invitati a evacuare o a spostarsi. La stazione televisiva giapponese NHK ha riferito che onde di 40 centimetri sono state inizialmente registrate lungo le coste settentrionali delle prefetture di Hokkaido e Aomori. Non sono state segnalate irregolarità nelle centrali nucleari. Il Centro nazionale di allerta tsunami degli Stati Uniti ha emesso un'allerta anche per le Hawaii, dove sono state previste onde fino a 3 metri. Ai residenti della costa è stato consigliato di lasciare immediatamente le aree a rischio o di cercare riparo in edifici di almeno 10 piani. È stato emesso un allarme tsunami anche per la costa occidentale dell'Alaska. Anche Stati del Pacifico più lontani, come le Filippine e l'Indonesia, si sono preparati all'arrivo di onde di tsunami. Allerta tsunami anche in Cina, dove l'allarme interessa zone lungo la costa orientale. "Il Centro di prevenzione degli tsunami del ministero delle Risorse naturali ha stabilito che questo sisma ha provocato uno tsunami, che si prevede provocherà danni in alcune zone costiere della Cina", si legge in una nota del Centro. Allerta tsunami anche in Perù: "Scatta un'allerta tsunami lungo la costa", si legge in un post su X della Direzione di idrografia e navigazione della Marina. Come misura precauzionale è stata disposta l'evacuazione delle persone dalle spiagge, dai moli e da altre aree considerate a rischio sulle isole Galapagos: "Un'allerta tsunami è stata diramata per la regione insulare, che comporta la sospensione immediata delle attività marittime, l'evacuazione, a scopo precauzionale, di spiagge, moli e aree basse", si legge in una nota del segretario per la gestione dei rischi dell'Ecuador.

Le Stelle di Branko, ecco le previsioni di mercoledì 30 luglio

Le Stelle di Branko, ecco le previsioni di mercoledì 30 luglio

"Le Stelle di Branko", le previsioni dell'astrologo più ascoltato e amato dal pubblico italiano. Ecco l'Oroscopo per tutti i segni dello Zodiaco per la giornata di mercoledì 30 luglio 2025. Ariete Una rinuncia, un piccolo sacrificio personale, daranno serenità alle persone vicine, più forza al coniuge che sembra ancora intrappolato in una situazione complicata nel mondo esterno, per il lavoro o con i parenti. Luna è in Bilancia, transito breve però può avere effetti antipatici sulle relazioni. Un po' siete responsabili anche voi, avete tendenza a vedere tutto nero, ma non prendete troppo sul serio queste sensazioni. Però non vi manca la fantasia in amore, Sex a volontà. Toro Come un bue bianco, in mezzo a tante pecore spaventate dalla crisi del mercato, che indubbiamente risentite anche voi, ma se trovate oggi lo spirito affaristico riuscirete ad avere non solo il controllo della situazione ma guadagnerete pure. Il giorno è sotto la protezione della Luna ancora in Bilancia e lo sarà anche domani, decidete cosa volete di più - amore e divertimento, lavoro o denaro. Noi consigliamo solo di risparmiare il più possibile le energie fisiche, dormite di più. Gemelli Forte intesa con il padre, oppure un ricordo, questo fa pensare l'aspetto di Saturno con Giove. Tra loro si inserisce anche una emozionante Luna in Bilancia che riporta in mente la figura materna oppure una donna che tanto avete amato. Venere ultimo giorno nel vostro segno è vicina a questa Luna che transita nel punto più bello per l'amore, avete un fascino irresistibile e conquisterete chi volete con il solo sguardo. Avete occhi "spaccanti” (come dice un divo del cinema) che stregano. Cancro Un avvenimento privato prende tempo e attenzioni, non consente di dare il massimo nel lavoro e in affari, che sono però sotto l'attento controllo di Mercurio, indicato per i viaggi, soggiorni in posti di mare. Nonostante la Luna in Bilancia, questo è un momento di ottimismo e di positività. È bene che osserviate attentamente le reazioni degli altri e che controllate il vostro modo di fare. L'influsso tocca anche i sentimenti però non buttatevi subito in nuove relazioni. Leone A mezzanotte va la ronda del piacere. Luna in aspetto con Venere in Gemelli che lascerà domani mattina presto quel segno per entrare nelle acque calme del Cancro, ma a voi restano altri pianeti che portano passione e opportunità nel campo pratico, i viaggi sono sempre favoriti e consigliati anche da Urano, che vi farà vivere esperienze inedite. Questo è il bello della vostra vita, le cose positive arrivano di colpo. Come un fulmine a ciel sereno, dal bosco dei desideri arriva l'amore. Vergine Mercurio arriva nel segno appena in settembre, nel frattempo l'amore è stimolato da Marte ancora nel segno, da domani mattina anche Venere prende una posizione ottima dalla quale avrà un occhio di riguardo, soprattutto per quelli che devono smaltire qualcosa che non è andato bene nei mesi passati. Ma avrete una Luna fantastica già domani sera, nello Scorpione diventa primo quarto, preparatevi a fare una conquista. Bilancia Luna si fa sentire come una calda amante per l'uomo del segno, non è da meno Urano che stimola le donne, tutti siete o dovreste essere innamorati. Se non è così, succederà dopo il 7 agosto quando arriverà Marte nel vostro segno, altro che conquiste! Domani Venere entra in Cancro, non lasciatela andare prima di avere realizzato la felicità che meritate. Professioni favorite: esercito, comunicazioni, arte in tutte le sue espressioni. Scorpione Non fare oggi quello che potrai fare meglio domani o nei giorni successivi, settimane. Questo è il messaggio che manda la Luna prima di arrivare nel vostro segno. Sarà in fase crescente e quindi disponibile per aiutarvi in tutte quelle cose dove è necessario, per riuscire, poter contare anche sulla fortuna. Questa è “certificata” da Giove e Venere che si incontrano domani nel segno del Cancro. Nettuno vi capisce: non è facile allontanare i ricordi. Sagittario Nonostante Marte in Vergine e Venere in Gemelli (ultime ore) il giorno si conferma come fortunato. Concentratevi, puntate sulla questione che più vi interessa, agite con grande sicurezza in voi stessi e forse anche con più fiducia negli altri, non tutti siamo approfittatori. A fine giornata avrete in tasca una bella somma, il merito va tutto a Mercurio-Saturno, vincenti nel campo dei beni immobili. Comprate un garage come investimento. Amore, vittoria dei sensi, carnalità. Capricorno Impacchi sulla fronte per calmare il forte mal di testa che può essere provocato dalla Luna quadrata a Giove, aspetto che può indicare insufficienza epatica, digestione difficile e colite. A prescindere noi consigliamo un'alimentazione molto leggera per essere poi scattanti quando inizia l'opposizione di Venere dal Cancro, domani. Concluderete luglio con un primo quarto e con un primo incontro. Poi si vedrà. Acquario Sotto l'odierna Luna in Bilancia, vostro settore dei viaggi, bisogna partire, ritornare, viaggiare. Quel segno vi manda sempre amore, affetto, simpatia, protezione, aiuto. L'opposizione dal Leone interessa i rapporti stretti, collaborazioni, associazioni d'affari, la vita di coppia, ma anche molte possibilità di incontrare un affetto nuovo, se siete soli. Non potete restare soli, la vita vi chiede passione e sentimento, ma non fissatevi su una particolare idea o stato d'animo. Pesci Luglio si conclude con un grande avvenimento per il vostro segno, domani Venere lascia Gemelli per iniziare la congiunzione con Giove, in pratica avete due fortune astrali su cui contare per i vostri affari, relazioni di lavoro, questioni familiari e abitative, ma soprattutto sono previste gioie in famiglia. Chissà, una nascita forse, un matrimonio a sorpresa oppure dopo una lunga attesa durata 12 anni… Attenti solo a Marte, attività fisica e sport, macchine e motori, insetti.