Temptation Island, share al 51,14%: ecco chi ipnotizza

Temptation Island, share al 51,14%: ecco chi ipnotizza

Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo CHI SALE ( Temptation Island ) Share del 51.14% nella fascia 15/34 anni, boom del 53.85% tra i 15/19 anni e 47% tra i bambini 8/14 anni. Martedì record storico dell’ascolto medio di Temptation Island con 4.407.000 spettatori e il 31.1% di share medio che sale al 36.73% sul target commerciale 15-64 anni. Si stima che 270mila giovani coppie si divertano e si emozionino nel vedere coetanei come Antonio che prima fa uno scherzo alla sua fidanzata Valentina poi al falò di confronto le chiede di sposarlo o come Valerio che bacia la single Arianna e poi si commuove insieme alla fidanzata Sarah sempre davanti al falò, uscendo dal programma da solo. In questi momenti di alta tensione il format prodotto dalla Fascino ha raggiunto picchi record superiori ai 4,6 milioni di teste sfiorando il 39% di share. Il «viaggio nei sentimenti» condotto da Filippo Bisciglia, quest’anno ambientato in Calabria, è il programma in assoluto più visto (eccetto Sanremo o la Nazionale) da persone che hanno una relazione e provano divertimento ma anche un po’ di sadismo nel vedere questa epopea sentimentale.

4 di Sera, Majorino: "Il governo italiano...", rovinosa arrampicata sugli specchi

4 di Sera, Majorino: "Il governo italiano...", rovinosa arrampicata sugli specchi

Son tutti bravi con i dazi degli altri, verrebbe da dire. Lo sport preferito delle opposizioni è dare addosso a Giorgia Meloni e al governo di centrodestra per l’esito delle trattative con la Casa Bianca, dimenticando di dire però che ad avere in mano il dossier e a guidare il dialogo con Donald Trump non è stata (e non poteva esserlo, a norma di regolamento) la premier bensì la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen . Una commissione e una Von der Leyen che, e non è un dettaglio secondario, sono sostenute da una maggioranza con al suo interno, guarda un po’, anche il Partito democratico nostrano che grida allo scandalo ma che non pare aver alcuna intenzione di sfiduciare Ursula. Ospite di 4 di Sera , il talk dell’access prime time di Rete 4 condotto da Roberto Poletti e Francesca Barra , è Riccardo Molinari , capogruppo della Lega alla Camera. Che punta il dito proprio su Bruxelles. «Se siamo in difficoltà economica in questo continente lo dobbiamo non ai dazi, che arriveranno ad inizio agosto, ma oggi lo dobbiamo alle politiche che hanno tagliato fuori l’industria europea dalla competitività. Con le sanzioni sulla CO2, con l’obbligo dell’auto elettrica e tutte le cose che conosciamo, con il taglio della pax sull’agricoltura. Quindi, le politiche europee i posti di lavoro li hanno fatti già perdere , i dazi sono un problema che dovremo affrontare, ma è una cosa che deve ancora venire». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43409313]] Una risposta sensata, che brucia come il sale sulle ferite dei progressisti di casa nostra . Un argomento tabù, proprio per questo. Prendete Pierfrancesco Majorino , consigliere regionale del Pd in Lombardia ed ex europarlamentare: «Intanto ci troviamo di fronte a un bello choc per le imprese e temo per tante lavoratrici e tanti lavoratori - attacca in studio -. Qui c'è di mezzo la vita vera delle persone, non una diatriba politica tra schieramenti. Questa botta che ci ha dato Trump, che era certamente annunciata, ha visto il governo italiano dall'inizio assolutamente al fianco , il governo italiano ha scommesso tutto sul rapporto con Trump, Giorgia Meloni ha scommesso tutto sul sostegno a Trump e questo è il risultato». Ma non parliamo di schieramenti, per carità. Stessa musica da Tiziana Ferrario , ex volto del Tg1 : «I sovranisti europei sono stati fregati dal più sovranista di tutti, perché è questo che sta succedendo. C’è sembrato quasi un successo ma oggi se siamo al 15% possiamo pensare che è stata una disfatta». [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43553869]]