Paolo Ruffini smaschera la sinistra: "Una follia"

Paolo Ruffini smaschera la sinistra: "Una follia"

Paolo Ruffini contro il politicamente corretto. L'assurdità? "La tendenza a non distinguere la finzione della realtà". Ed ecco che l'attore fa un esempio: "Se io domani dovessi scrivere un libro o un film su un serial killer che ammazza tutti i tecnici con i bermuda, allora dovrei fare un'intervista in cui dico che secondo me i tecnici con i bermuda non devono morire. Io penso che questo sia assurdo e surreale". Ospite di Hoara Borselli al podcast Un altro pianeta, il comico ricorda una scena del film Otto e mezzo diretto dal celebre regista Federico Fellini . Qui Marcello Mastroianni "frustava gli amori della sua vita. Oggi dovrebbe difendersi da un’accusa di maschilismo. È una follia". Poi non manca l'attacco alla schwa e all'asterisco alla fine delle parole. "La mia ex moglie è compositrice e diplomata al conservatorio - racconta - e il suo ruolo si definisce come ‘maestro’, proprio perché ‘maestra’ ha un’accezione più didattica". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43579493]] Già a Vanity Fair , Ruffini aveva lanciato una frecciata a Luca Marinelli . "Ho sentito troppi colleghi doversi giustificare e ricordare che è solo un film, interpretare un personaggio come Mussolini e dover garantire di essere antifascista. È ridicolo". Lui stesso ha scritto un libro dal titolo "Benito, presente!": "È la storia di un professore del liceo classico, un uomo di sinistra e abbastanza disilluso , che a causa di un fulmine e di una botta in testa fa un salto temporale e si ritrova nel 1890, con Mussolini di sette anni come alunno".

“I gatti spariscono dalla sera alla mattina, già 15 casi in un mese. Non sappiamo cosa stia succedendo, forse c’è un serial killer”: è giallo a Cogne

“I gatti spariscono dalla sera alla mattina, già 15 casi in un mese. Non sappiamo cosa stia succedendo, forse c’è un serial killer”: è giallo a Cogne

Non i lupi, non le volpi, ma la mano dell’uomo. È questo il sospetto, sempre più concreto e inquietante, che si fa largo tra i residenti di Cogne, in Valle d’Aosta, di fronte a una misteriosa e allarmante ondata di sparizioni di gatti. Negli ultimi 30 giorni, a partire dalla fine di giugno, sono almeno […] L'articolo “I gatti spariscono dalla sera alla mattina, già 15 casi in un mese. Non sappiamo cosa stia succedendo, forse c’è un serial killer”: è giallo a Cogne proviene da Il Fatto Quotidiano .

“Una mia ex ha scritto un libro di poesie e in una parla di me, quello che ho letto mi ha imbarazzato”: la storia di Tobias

“Una mia ex ha scritto un libro di poesie e in una parla di me, quello che ho letto mi ha imbarazzato”: la storia di Tobias

Lui si chiama Tobias, su X @tobiasly e ha pubblicato un thread (un post diviso in diverse parti) per raccontare una storia che ha decisamento coinvolto gli utenti: 2,8 milioni di visualizzazioni. Si trattava di condividere un episodio della propria vita sentimentale e Tobias lo ha fatto. “Qualche hanno fa, ho fatto ‘match’ con una […] L'articolo “Una mia ex ha scritto un libro di poesie e in una parla di me, quello che ho letto mi ha imbarazzato”: la storia di Tobias proviene da Il Fatto Quotidiano .

Cogne, scomparsi nel nulla 15 gatti: è caccia al serial killer

Cogne, scomparsi nel nulla 15 gatti: è caccia al serial killer

Almeno 15 gatti scomparsi nell'ultimo mese in due villaggi che totalizzano non più di cento abitanti. È il mistero estivo di Lillaz e Sonveulla, frazioni di Cogne , in Valle d'Aosta. Molti abitanti dei due villaggi hanno gatti abituati a vivere tra prati e boschi, addestrati dall'esperienza a sopravvivere agli animali predatori: volpi e talvolta anche lupi, che frequentano indisturbati quel territorio, a oltre 1.600 metri di quota, ai confini del Parco del Gran Paradiso. I gatti ora sono " scomparsi nel nulla dalla sera alla mattina ", raccontano i proprietari. Così tante sparizioni in poco tempo hanno allarmato i residenti, ma anche l'amministrazione comunale. È di ieri un post sul profilo social ufficiale: "In merito agli smarrimenti di gatti avvenuti nelle ultime settimane, principalmente nelle zone di Sonveulla e Lillaz, sono state contattate le autorità competenti ". E si consiglia, in caso di allontanamento degli animali domestici da casa, "di contattare la sede dei Carabinieri o la Polizia Locale". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43499809]] Il sospetto è che non si tratti di una predazione animale, ma che a far scomparire i gatti sia la mano dell'uomo. A suggerirlo sono due ritrovamenti: in un prato è stato trovato il collarino dotato di un trasmettitore Gps disattivato, mentre due felini sono stati rinvenuti morti all'interno di sacchetti della spazzatura, gettati in un cassonetto. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:42692018]]

Rampelli esplode per la sentenza della Corte Ue: “Sentenza eversiva su decisioni sovrane”

Rampelli esplode per la sentenza della Corte Ue: “Sentenza eversiva su decisioni sovrane”

La designazione di un Paese terzo come "Paese di origine sicuro" deve poter essere oggetto di un controllo giurisdizionale effettivo. È quanto ha stabilito la Corte di Giustizia dell'Unione europea in una sentenza sul protocollo Italia-Albania. Secondo la Corte, il cittadino di un paese terzo può vedere respinta la sua domanda di protezione internazionale in esito a una procedura accelerata di frontiera qualora il suo paese di origine sia stato designato come "sicuro" ad opera di uno Stato membro. La Corte precisa che tale designazione può essere effettuata mediante un atto legislativo, a condizione che quest'ultimo possa essere oggetto di un controllo giurisdizionale effettivo vertente sul rispetto dei criteri sostanziali stabilite dal diritto dell'Unione. Inoltre, le fonti di informazione su cui si fonda tale designazione devono essere accessibili al richiedente e al giudice nazionale. Uno Stato membro non può, tuttavia, includere un Paese nell'elenco dei Paesi di origine sicuri qualora esso non offra una protezione sufficiente a tutta la sua popolazione. Una decisione che ha mandato su tutte le furie la maggioranza al governo. Non si nasconde il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, onorevole di Fratelli d'Italia: “La filosofia del diritto, anzi dei diritti, che ispira la magistratura globalista, da Roma a Lussemburgo, sede della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, pare preveda appunto che tutti abbiano diritti tranne gli Stati nazionali, soprattutto quelli guidati da governi di centrodestra. A loro viene sistematicamente disconosciuto il potere legittimamente esercitato di stabilire chi e come far entrare nel proprio territorio i cittadini stranieri, sulla base di una normativa approvata da parlamenti democraticamente eletti. C'è qualcosa di eversivo in questo modo di subordinare l'autonomia politica degli Stati a sentenze frutto di interpretazioni astratte del diritto europeo”. “Avremo modo di approfondire la sentenza ma dire che non ci piace è un eufemismo”, la chiosa di Rampelli di FdI.