Le procure soffiano nelle vele di Giuseppi: l'Opa di Conte sul Pd di Schlein

Le procure soffiano nelle vele di Giuseppi: l'Opa di Conte sul Pd di Schlein

Il Rito Ambrosiano ha certamente il suo significato, anche per le vicende politiche. Ma bisogna sempre ricordare che le vicende vista da lassù, in cima alla Madonnina del Duomo della città che non dorme mai, hanno significati ben precisi. Se però li porti a Roma tutto cambia, questo a Milano stentano a capirlo «dai tempi di Carlo Codega», per rendere omaggio ad un'espressione tanto cara alla tradizione lombarda (anche se nessuno è in grado di spiegare chi era quel personaggio: forse Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, 1500-1558). Già, perché l'effetto più dirompente delle novità delle ultime ore nell'inchiesta milanese (che trova alcune assai clamorose conferme nel provvedimento del GIP, con i domiciliari affibbiati a personaggi di primissimo livello come l'imprenditore Catella e l'ex assessore Tancredi) è certamente quello di sconvolgere gli equilibri del Campo Largo, mettendo il leader del M5S Giuseppe Conte nella posizione migliore per imporre la propria linea agli alleati tutti e persino al PD, in questo momento sulla difensiva. Vediamoli uno per uno i pronunciamenti dell'ex Primo Ministro, nonché vincitore assoluto dello scontro interno (prima) con Luigi Di Maio e (poi) con Beppe Grillo. Per Milano la sua ricetta è una sola: Beppe Sala si deve dimettere, occorre azzerare tutto e andare al voto quanto prima. Esattamente la posizione che mette in enorme imbarazzo il PD, che non più tardi della passata settimana decide di difendere il sindaco pur in una sofferta seduta di consiglio comunale. Per le Marche c'è il via libera alla candidatura di Matteo Ricci, ma viene accompagnata da due punti irrinunciabili (e politicamente pesanti). Innanzitutto, l'adozione di un «protocollo di legalità» molto stringente, strumento che certamente vincolerà non poco l'azione del Governatore in caso di vittoria. E poi c'è il rifiuto esplicito all'idea dell'alleanza come automatismo da replicare in tutte le regioni (Toscana in testa). Un pugno in un occhio a quel PD che cerca di fare del Campo Largo un'alleanza buona sempre e comunque. Poi c'è la Campania, dove Roberto Fico è il candidato irrinunciabile di Conte, in un territorio dove il PD a trazione De Luca dice da anni cose inenarrabili proprio dell'ex Presidente della Camera. Quindi il M5S agisce per far ingoiare al Nazareno un boccone che più indigesto di così non potrebbe essere. Se a tutto ciò aggiungiamo i sondaggi che iniziano a muoversi proprio in favore di Conte, ecco che il quadro si completa: Elly Schlein credeva (fino a poche settimane fa) di avere sepolto con il suo «movimentismo spinto» le ambizioni dell'alleato, ma l'azione delle Procure (mai come ora protagoniste della scena politica, chi ha dei dubbi studi il caso Calabria) spinge le vele del professore di Volturara Appula come un robusto maestrale (in Puglia lo conoscono bene quel vento). La vedo dura per Elly.

Ti ricordi… Dino Da Costa, ancora oggi il primatista di gol nel derby di Roma: storia di un bomber

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È una data ricca di eventi importanti il primo agosto: nel 1834 ad esempio venne abolita la schiavitù, nel 1838 Vittoria divenne regina d’Inghilterra, nel 1917 Papa Benedetto XV emanò l’enciclica in cui la guerra veniva definita “un’inutile strage”. Eventi che hanno segnato la storia, quella con la S maiuscola. Poi c’è il resto, il […] L'articolo Ti ricordi… Dino Da Costa, ancora oggi il primatista di gol nel derby di Roma: storia di un bomber proviene da Il Fatto Quotidiano .

Lettere al governo, partite boicottate, tifosi in rivolta: nel campionato greco di basket sta succedendo il finimondo

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La preoccupazione si trasforma in “ingiustizia palese”. E i casi isolati di protesta vengono racchiusi in una lettera ufficiale rivolta ai massimi vertici politici del Paese. Dopo mesi di fischi a sfavore in campionato, la squadra di basket del Panathinaikos non ci sta più e alza la voce: cinque giocatori – Kostas Sloukas, Dinos Mitoglou, […] L'articolo Lettere al governo, partite boicottate, tifosi in rivolta: nel campionato greco di basket sta succedendo il finimondo proviene da Il Fatto Quotidiano .

Serie C, anno nuovo e vecchi problemi: -3 al Foggia, deferite Triestina e Rimini. La stagione inizia già tra penalizzazioni e fantasmi

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Anno nuovo, vecchi problemi in Serie C. Nel 2024/25 furono roboanti le esclusioni di Turris e Taranto (più varie penalizzazioni) per i gravi problemi finanziari. Ma anche la Lega Pro 2025/26 si ritrova con i segni “meno” in classifica prima di iniziare. Già tra maggio e giugno erano state penalizzate Messina (società retrocessa in Serie […] L'articolo Serie C, anno nuovo e vecchi problemi: -3 al Foggia, deferite Triestina e Rimini. La stagione inizia già tra penalizzazioni e fantasmi proviene da Il Fatto Quotidiano .

O mia bela Madunina a 5 stelle

O mia bela Madunina a 5 stelle

Il game over di Giuseppe (Sala) lancia Giuseppi (Conte). E sotto la Madunina spuntano cinque piccole stelle. Gli arresti per Palazzopoli che travolgono (politicamente) il sindaco di Milano sono l'ultima pedina del domino che fa andare giù la fragile impalcatura del Pd di Elly Schlein. Alla vigilia dello scontro finale sulla riforma della giustizia i Dem si trovano infatti a fare i conti con la doppia morale. Manettari a Genova con Giovanni Toti, oggi hanno più indagati ogni giorno che passa. E a ergersi a giudice non sono stavolta le toghe rosse ma il leader dei gialli, quel Conte che zigzagando fra inchieste Dem e voti in Senato su Csm e carriere separate può oggi dettare la legge a sinistra. E dire perfino che Sala deve andarsene, mentre il Pd lo deve difendere, pensa il crollo nei sondaggi già in picchiata e che, in cambio di un sì (farlocco) a Ricci nelle Marche la segretaria Dem deve rimettere in discussione nientemeno che la rossa Toscana di Giani. Quella che lei non voleva ma s'era dovuta digerire. E che oggi il nuovo capo del Pd, Conte appunto, rimette in gioco.

Il top coat è un alleato prezioso della manicure: prolunga la durata dello smalto sulle unghie e protegge dallo sbiadimento del colore. Lucidisso, mat, o semipermanente, guida all'uso

Il top coat è un alleato prezioso della manicure: prolunga la durata dello smalto sulle unghie e protegge dallo sbiadimento del colore. Lucidisso, mat, o semipermanente, guida all'uso

Si applica sull’unghia dopo lo smalto, tradizionale e semipermanente, per fissare il colore e dare lucentezza: «Il top coat smalto è un elemento chiave della manicure, perché protegge lo smalto dagli urti e dal rischio di scheggiature. Questa tipologia di […] L'articolo Top coat unghie: a cosa serve, quando e come applicarlo sembra essere il primo su iO Donna .