Sci, Goggia: buone sensazioni, orgogliosa per l'Olimpiade in casa

Sci, Goggia: buone sensazioni, orgogliosa per l'Olimpiade in casa

Milano, 18 ott. (askanews) - A Milano, al Media Day FISI dell'Apreski Milano Mountain Show, Sofia Goggia fa il punto sul suo stato di forma alla vigilia della stagione agonistica e delle Olimpiadi, che vede con meno "pressione" ma con l'orgoglio di vivere la rara occasione di correre un'Olimpiade in casa. "Io invito tutti gli atleti a focalizzarsi sulla bellezza di poter correre l'Olimpiade, che per me è l'evento con la massima espressione sportiva, con l'emozione di poter rappresentare il proprio paese all'interno del proprio Paese. Non capita a tanti atleti di poter correre un'Olimpiade nel proprio sport, nella propria nazione. Quindi non voglio parlare di pressione, ma voglio solo parlare dall'orgoglio, dell'emozione di poter essere supportati dall'energia di tutti noi italiani" dice la campionessa di sci alpino."Le sensazioni sono buone, ho lavorato bene fisicamente durante tutta l'estate. Ho svolto anche un ottimo raduno sugli usci in Sud America, quindi diciamo che sono riuscita a portare con costanza e dedizione avanti il lavoro che avevamo già intrapreso da tempo".

Pokrovsk, disaatro dei russi: dopo la nube tossica respinti dagli ucraini

Pokrovsk, disaatro dei russi: dopo la nube tossica respinti dagli ucraini

Uno dei più "grandi e disastrosi" attacchi la Russia lo ha lanciato nella regione ucraina di Pokrovsk , nell'Oblast' di Donetsk, lasciandola in una nube tossica di ammoniaca . Stando a quanto riporta Euromaidenpress , si sarebbe trattato di un "disperato tentativo" di sfondare le linee ucraine e liberare le loro forze accerchiate. Mosca, in effetti, sta cercando di avanzare in quella zona. E a confermarlo è stato lo stesso ministero degli Esteri russo. Nel bollettino dello scorso 14 ottobre, si spiegave che le truppe "hanno continuato l'avanzata nei quartieri orientali" della cittadina di Myrnohrad, pochi chilometri a nord-est di Pokrovsk. Secondo il Cremlino, inoltre, l'esercito russo avrebbe conquistato un altro insediamento nella stessa regione, quello di Balagan . Nell'ultimo assalto, però, Mosca non è riuscita a cogliere gli ucraini di sorpresa e Kiev ha subito contrastato la minaccia. Nella regione di Donetsk, in particolare, nel mirino dei bombardamenti dell'artiglieria russa ci è finito l'oleodotto Odessa-Togliatti per il trasporto dell'ammoniaca, che ora risulta danneggiato, come riferito dal Comando delle Forze di Supporto delle Forze Armate dell'Ucraina. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44609383]] Yevhen Khlobystov , esperto ambientale e professore presso l'Accademia Kyiv-Mohyla, ha spiegato che in alcuni casi il gas potrebbe contaminare lo strato superficiale del suolo. L'impatto ambientale esatto, però, potrà essere valutato solo in un secondo momento con un'ispezione. L'eventuale contaminazione, in ogni caso, sarebbe limitata a diverse decine di metri intorno all'area danneggiata. La difesa ucraina, comunque, è subito intervenuta: i droni hanno individuato i primi gruppi di russi diretti a Volodymyrivka e hanno attaccato. In poco tempo, i veicoli russi sono finiti in fiamme e la fanteria è scappata. In totale, sono stati colpiti sei carri armati, più di 40 veicoli per il trasporto delle truppe, veicoli da combattimento per la fanteria, oltre 40 motociclette e diverse centinaia di soldati. Ma qual è la ragione dietro l'attacco di Mosca? Secondo gli ucraini, l'obiettivo era aprire una via di rifornimento per le forze intrappolate vicino a Dobropillia. Probabilmente i comandanti russi speravano di sfruttare la confusione che si sarebbe generata dopo la detonazione dell'oleodotto di ammoniaca. Il gas tossico, in effetti, si è spostato in direzione ovest, proprio verso la linea di comunicazione terrestre ucraina, mettendo in grave pericolo i soldati di Kiev. A rispondere, però, sono state le unità di droni e artiglieria ucraine. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44606927]]

Expo Consumatori 2025, quando la sostenibilità diventa un’attitudine

Expo Consumatori 2025, quando la sostenibilità diventa un’attitudine

Non bastano più le buone intenzioni. Serve un cambio di passo, un salto culturale: trasformare le buone abitudini in attitudini, come recita il titolo di Expo Consumatori 2025 , la kermesse che riporta al Gazometro Ostiense di Roma il dibattito sul futuro del consumo, tra innovazione, responsabilità e partecipazione. In un tempo in cui le parole “green” e “sostenibilità” rischiano di diventare slogan vuoti, l’ottava edizione della manifestazione — inserita all’interno della Maker Faire Rome e promossa da Assoutenti — sceglie di puntare sull’esperienza diretta. Laboratori, talk, attività interattive: tre giorni in cui il cittadino torna al centro, non più semplice spettatore, ma parte attiva di un processo di trasformazione collettiva. A tagliare il nastro è stata Claudia Gerini , madrina d’eccezione dell’edizione 2025, affiancata dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin , dal presidente di Arera Stefano Besseghini , e dai parlamentari Alberto Luigi Gusmeroli e Andrea Casu . Un parterre istituzionale che conferma la volontà di far dialogare politica, imprese e cittadini attorno a un tema comune: la sostenibilità come pratica quotidiana. Tra gli spazi industriali riconvertiti del Gazometro, le Officine del Consumo Consapevole — in collaborazione con Ispra ed Eni — mostranno come la circolarità possa tradursi in gesti concreti. Mentre Simula-CER, laboratorio interattivo sviluppato con Enea, permetterà di vivere dall’interno la nascita di una Comunità Energetica Rinnovabile. Al centro, il convegno “ Consumatori, imprese, istituzioni: un patto per la sostenibilità consumerista ”, articolato in tre panel dedicati ai consumi circolari, alla mobilità sostenibile e alla transizione energetica, con la partecipazione di Arera , Agcm , Poste Italiane e altri rappresentanti istituzionali. Modera Alessandra Mori , giornalista premio “Microfono d’oro” per la trasmissione Pop Economia (su Radio Libertà). L’educazione resta la chiave per rendere la sostenibilità un valore condiviso. Il progetto “ Gira la ruota, cambia il futuro ” insegnerà agli studenti il valore del risparmio e il rischio del sovraindebitamento, mentre i laboratori di “Ambiente in Classe” replicheranno nelle scuole percorsi dedicati alla cittadinanza ecologica. Spazio anche al progetto europeo LESS – Educazione, Consumo e Sostenibilità , che lega ricerca e formazione in un’ottica di lungo periodo. A portare leggerezza e ironia tra i padiglioni sarà invece Ciro Giustiniani , che accompagnerà il pubblico tra i percorsi interattivi e i laboratori. «Expo Consumatori nasce per rendere i cittadini protagonisti di un cambiamento concreto e condiviso, capace di orientare il mercato e accelerare la transizione ecologica» afferma Gabriele Melluso , presidente di Assoutenti. E in effetti il senso profondo della manifestazione è proprio questo: costruire un luogo in cui la sostenibilità smetta di essere un dovere e diventi un modo di vivere, una forma di educazione civica applicata al presente. Tra le architetture industriali del Gazometro, il futuro sostenibile non si racconta: si mette in pratica.