Thailandia-Cambogia, la debolezza del Sud-Est asiatico e gli interessi di Usa e Cina. Che cercano di prendersi i meriti della tregua

Thailandia-Cambogia, la debolezza del Sud-Est asiatico e gli interessi di Usa e Cina. Che cercano di prendersi i meriti della tregua

Per quanto debole e traballante, il cessate il fuoco siglato lunedì da Thailandia e Cambogia rappresenta una svolta importante. Non solo perché ha fermato il bilancio di morti (oltre 40) e sfollati (quasi 300mila) lungo il confine conteso tra i due paesi da decenni. L’intesa rivela nuovi equilibri nella geopolitica dell’Indocina, quadrante storicamente nelle mire […] L'articolo Thailandia-Cambogia, la debolezza del Sud-Est asiatico e gli interessi di Usa e Cina. Che cercano di prendersi i meriti della tregua proviene da Il Fatto Quotidiano .

Gli effetti della guerra di Israele contro l’Iran: altro che “regime change”, a Teheran si rafforza il nazionalismo

Gli effetti della guerra di Israele contro l’Iran: altro che “regime change”, a Teheran si rafforza il nazionalismo

Nel corso dei dodici giorni di guerra tra Iran ed Israele, il governo di Tel Aviv ha fatto capire che l’obiettivo dei suoi strikes non sarebbe stato solo quello di rallentare il programma nucleare iraniano, ma anche di innescare una escalation politica interna a Teheran, potenzialmente finalizzata ad un regime change. Tuttavia, proprio gli attacchi […] L'articolo Gli effetti della guerra di Israele contro l’Iran: altro che “regime change”, a Teheran si rafforza il nazionalismo proviene da Il Fatto Quotidiano .

Strage di Bologna, il fischio del treno e poi il silenzio per ricordare le vittime

Strage di Bologna, il fischio del treno e poi il silenzio per ricordare le vittime

Con il fischio di un treno e un minuto di silenzio  si ricordano le vittime della strage neofascista di Bologna del 2 agosto 1980 in cui morirono 85 persone e 200 rimasero ferite. "Oggi sappiamo chi è stato e ne abbiamo anche le prove. La strage del 2 agosto 1980, già ideata nel febbraio 1979, fu concepita e finanziata dai vertici della famigerata loggia massonica P2, protetta dai vertici dei Servizi Segreti italiani iscritti alla stessa loggia P2, eseguita da terroristi fascisti. Contiguità che sembrano ancora oggi salde e inconfessabili, se pensiamo che fino a ieri le inchieste sulla strage del 2 agosto sono state ostacolate in ogni modo con depistaggi e intossicazioni che, seppur smascherate e smontate in sede processuale, hanno portato a ritardi di anni e anni nell'accertamento dei fatti". Lo ha detto il presidente dell'associazione delle vittime della strage del 2 agosto 1980, Paolo Bolognesi, dal palco in stazione a Bologna.

Salute mentale, a Milano sono nati “gruppi di ascolto e supporto tra pari” per i giovani: “Togliamo lo stigma alla sofferenza emotiva”

Salute mentale, a Milano sono nati “gruppi di ascolto e supporto tra pari” per i giovani: “Togliamo lo stigma alla sofferenza emotiva”

“Chi meglio può capire una difficoltà se non chi la sta vivendo in prima persona?”. Da questa domanda prende forma +Pari – Pare, il nuovo progetto del Comune di Milano per il benessere psicologico dei giovani adulti. Niente studio, niente diagnosi. Solo confronto tra coetanei. Si tratta di gruppi di ascolto e supporto tra pari, […] L'articolo Salute mentale, a Milano sono nati “gruppi di ascolto e supporto tra pari” per i giovani: “Togliamo lo stigma alla sofferenza emotiva” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Da Milano a Bologna, la staffetta della memoria: a piedi o in bici da tutta Italia per ricordare la strage alla stazione

Da Milano a Bologna, la staffetta della memoria: a piedi o in bici da tutta Italia per ricordare la strage alla stazione

C’è chi parte da San Marino, chi dal Brennero. E chi ancora da Milano, passando da Piazza Fontana, alle spalle del Duomo. E poi da Piazza della Loggia a Brescia, ripercorrendo così i luoghi delle bombe che segnarono l’Italia dalla fine degli anni ’60. Sono le staffette ciclo-podistiche che ogni anno cominciano a fine luglio […] L'articolo Da Milano a Bologna, la staffetta della memoria: a piedi o in bici da tutta Italia per ricordare la strage alla stazione proviene da Il Fatto Quotidiano .

È morto Jesto, il rapper figlio di Stefano Rosso. Fedez commosso: “Vederlo fare freestyle mi fece capire cosa significasse avere carisma sul palco”

È morto Jesto, il rapper figlio di Stefano Rosso. Fedez commosso: “Vederlo fare freestyle mi fece capire cosa significasse avere carisma sul palco”

Mondo della musica in lutto. È morto a 40 anni il rapper romano Jesto. Justin Yamanouchi, classe 1984, nato a Roma, era il figlio dell’annunciatrice Rai Teresa Piazza e del cantautore Stefano Rosso. Il cognome giapponese lo ha ereditato dall’attore giapponese Haruhiko Yamanouchi, all’epoca marito della madre. Era fratello minore del rapper e attore Taiyo […] L'articolo È morto Jesto, il rapper figlio di Stefano Rosso. Fedez commosso: “Vederlo fare freestyle mi fece capire cosa significasse avere carisma sul palco” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Trump, Friedman e la foto che imbarazza il giornalista: "Questo deficiente..."

Trump, Friedman e la foto che imbarazza il giornalista: "Questo deficiente..."

Un attacco via l'altro, dalla lotta all'immigrazione clandestina alle misure economiche, dalle politiche sociali alla comunicazione: se c'è uno che fa arrabbiare Alan Friedman è Donald Trump. Il giornalista americano da decenni in Italia - ricordate Maastricht-Italia su Rai3? - nelle ospitate in tv, negli articoli sul suo blog e naturalmente sui social spara a zero sul presidente americano. Recentemente a La7 ha detto che "le politiche dei dazi sono assolutamente senza logica economica e sono destinate a fare un boomerang lesivo dell'economia americana. Trump fa crollare le Borse, poi lo spread va su, poi Wall Street chiama la Casa Bianca e lui cambia idea". L'ultimo tweet è una stilettata che di argomentazione politica ha ben poco: "Vi rendete conto che abbiamo ancora tre anni e mezzo di questo deficiente alla Casa Bianca?", scrive su X. Il post come è facile immaginare divide gli utenti in "tifoserie" pro e contro Trump. Uno gli risponde: "Si purtroppo! Ma i tuoi compatrioti lo hanno votato. Sono deficienti come lui?". Friedman replica: "Se gli americani hanno votato non una volta ma ben due volte per questa persona, consapevole di chi è, allora l'elettorato americano merita Trump. Ma il resto del mondo no!". Peccato che fino a qualche anno fa Friedman condiva le sue interviste e gli articoli sul suo blog con una foto, probabilmente risalente al 2017, che lo ritraeva raggiante e sorridente mentre stringeva la mano al neoeletto presidente Trump... Scatto che oggi torna a rimbalzare sui social a ogni sparata del giornalista. Vi rendete conto che abbiamo ancora tre anni e mezzo di questo deficiente alla Casa Bianca? — Alan Friedman (@alanfriedmanit) August 1, 2025