
La Freccia del Sud: zitti e Mosca!
Pietro Mennea da Barletta e il trionfo nei 200 ai Giochi del 1980, quando è già l’uomo più veloce del mondo
Pietro Mennea da Barletta e il trionfo nei 200 ai Giochi del 1980, quando è già l’uomo più veloce del mondo
Roma, 30 lug. (Adnkronos) - ”No ad una lista Zaia fuori dal perimetro della coalizione di centrodestra. Ma se fosse interna al perimetro della coalizione di centrodestra sarebbe sicuramente un valore aggiunto”. Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, ad Agorà Estate Rai Tre.
I sismografi installati nei Campi Flegrei hanno registrato il terremoto avvenuto nella notte in Kamčatka: l'evento sismico è evidente nel tracciato. Continua a leggere
Hermes ha registrato un calo del 5% negli utili netti nel primo semestre 2025, a causa di un contributo straordinario imposto in Francia. Nonostante ciò, i ricavi del gruppo del lusso sono aumentati del 7,1%, raggiungendo gli 8 miliardi di euro. Senza il contributo, gli utili sarebbero aumentati del 6%.
Parrigi, 30 lug. (Adnkronos/Afp) - La Francia e altre 14 nazioni occidentali hanno invitato i paesi di tutto il mondo a impegnarsi per riconoscere uno Stato palestinese. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot, dopo la conferenza di New York volta a rilanciare la soluzione dei due Stati per Israele e i palestinesi. "A New York, insieme ad altri 14 Paesi, la Francia lancia un appello collettivo: esprimiamo la nostra volontà di riconoscere lo Stato di Palestina e invitiamo coloro che non l'hanno ancora fatto a unirsi a noi", ha scritto Barrot sul social.
Una scalata tra le vette del Karakorum si è trasformata in tragedia. Laura Dahlmeier, ex campionessa olimpica tedesca del biathlon, è stata travolta da una frana mentre tentava di raggiungere la cima del Laila Peak, in Pakistan, a oltre 5.700 […] L'articolo Travolta da una frana sul Laila Peak: chi è Laura Dahlmeier, leggenda del biathlon sembra essere il primo su iO Donna .
Un giallo che ha tenuto la città di Ladispoli col fiato sospeso. Diversi gli avvistamenti, da parte di numerose persone, e rilanciati sui social, di un rettile in giro per il territorio comunale. "Sono giunte alcune segnalazioni riguardanti la possibile presenza di un rettile di modeste dimensioni all’interno del fiume Sanguinaria", scriveva su Facebook il sindaco Alessandro Grando . Prima della sorpresa. Sì, perché il coccodrillo avvistato altro non era che un giocattolo. A confermarlo è stato lo stesso primo cittadino: "Dopo avere effettuato le doverose verifiche, abbiamo constatato l'assenza del grosso animale nel ruscello. Nonostante la circostanza improbabile, le autorità locali hanno svolto gli accertamenti necessari per escludere potenziali rischi per i cittadini. Uno scherzo di pessimo gusto ". Mistero risolto, dunque. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43544288]] "Le foto e i video mostrano un pupazzo di gomma acquistato a pochi euro in un bazar. Lo si capisce bene dal presunto coccodrillo nella stessa identica posizione in ogni singola immagine fissa o in movimento - ha detto anche Andrea Bonifazi , naturalista, ecologo marino a TeleAmbiente -. A confermarlo sono, inoltre, gli occhi quasi fosforescenti e diversi dai bulbi di un rettile in carne e ossa. Invito, dunque, a non credere sempre a quanto si legge sul web e a mantenere un senso critico". Secondo la ricostruzione della vicenda, sabato 26 luglio 2025 alcuni uomini hanno avvistato un animale lungo tra i 50 e i 70 centimetri nel corso d'acqua. In pochi minuti, le sue foto sono diventate virali sui social. Quel finto coccodrillo appartenente a un bambino, però, si sarebbe dovuto trovare in un vicino parco giochi. Da qui, il caos. Proprio per questo il primo cittadino della località balneare ha annunciato una denuncia contro ignoti per procurato allarme.
La mangaka Ryo Tatsuki aveva previsto una catastrofe per il Giappone, scatenando ansia e preoccupazione e fino a spingere molti a cancellare le loro vacanze nel Sol Levante
L’Atalanta suit de près Jonathan Rowe pour renforcer son secteur offensif en cas de départ d’Ademola Lookman. Le jeune ailier anglais, auteur d’une bonne pré-saison avec l’OM, représente une option (…)
L'azzurro piega l'australiano con il punteggio di 6-3, 3-6, 6-3 dopo oltre due ore di partita: ora, per Matteo, c'è l'ostacolo Zverev
Un violento terremoto di magnitudo 8.7, nella regione russa della Kamchatka, ha fatto scattare l’allarme tsunami nell’oceano Pacifico, dal Giappone all’America. L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa 136 chilometri a est di Petropavlovsk, a una profondità di 19 chilometri, secondo l’Usgs. Le prime onde dello tsunami si sono abbattute sulla zona costiera di […] L'articolo Terremoto in Kamchatka, la scossa ripresa in diretta e la fuga dalla sala di attesa dell’aeroporto di Yelizovo proviene da Il Fatto Quotidiano .
Roma, 30 lug. (Adnkronos) - "Mi dispiace che ancora una volta il presidente Conte attacchi il sindaco Sala. Definirlo 'testa e garante' di una sorta di far west edilizio non rende onore a quello che Milano è diventata per l'Europa e per il mondo". Lo dice Simona Malpezzi, senatrice del Pd, interpellata dall'Adnkronos. "Ed è dare una grande mano alla destra, cosa che onestamente mi pare poco lungimirante. Anche perché l'obiettivo del presidente Conte dovrebbe essere lo stesso che abbiamo noi: costruire l'alternativa alla destra, non screditare le amministrazioni del Pd".
Sarebbe una traccia lasciata sul reggiseno ad incastrare definitivamente Francis Kaufman, accusato di aver ucciso la compagna Anastasia Trofimova e della figlioletta Andromeda e di aver abbandonato i corpi a Villa Pamphili. Continua a leggere
Che altro deve succedere? Che altro deve succedere, mi chiedo, perché sia convocata una grande manifestazione composta, seria, senza urla contro un antisemitismo che è ormai molto più di un rigurgito? Quale abisso dobbiamo raggiungere? Una volta toccato il fondo, dobbiamo forse scavare ancora? Non basta la scena repellente di un padre picchiato selvaggiamente in un autogrill davanti al figlioletto di sei anni, essendo “colpevoli”, il grande e il piccolo, di indossare la kippah? Quella kippah dovremmo chiedere tutti di poterla portare sulla testa. In primo luogo, chi - come chi scrive non è di religione ebraica. Perché il problema, a questo punto, non può essere descritto come “la difesa di una minoranza”. Impostata così, la battaglia culturale sarebbe già rovinosamente persa. Il tema riguarda invece ognuno di noi, il “cento per cento”, il tutto e non solo una parte. Se passa il principio per cui qualcuno possa essere aggredito a causa della sua religione, non possiamo cavarcela sperando che la disgrazia riguardi qualcun altro. Non giriamoci intorno. Dopo il 7 ottobre, la solidarietà verso Israele e gli ebrei è durata lo spazio di un mattino. E, dall’inizio della risposta militare di Gerusalemme, è invece partito il coro sulla «risposta proporzionata», sull’«escalation», sulla «misura». Argomenti legittimi, ci mancherebbe: e che - se portati con buona fede- meriterebbero ascolto, riflessione e discussione, nel consenso o nel dissenso. Ma può esserci buona fede se chi avanza quelle obiezioni non dice una parola sugli ostaggi israeliani che tuttora (quasi ventidue mesi dopo!) restano, vivi o morti, nelle mani di Hamas? Può esserci buona fede se chi solleva quei temi non si avvede di come lo slittamento logico-politico-mediatico sia ormai pressoché istantaneo? La legittima critica contro Netanyahu diventa critica contro Israele che diventa a sua volta attacco contro le persone di religione ebraica. È quanto sta accadendo sotto i nostri occhi. Se uno vuole (lo ripeto ancora: legittimamente, ultralegittimamente) criticare un governo, allora dovrebbe essere il primo a preoccuparsi di distinguere quel ragionamento dall’attacco a una Nazione e soprattutto dalla creazione di un clima infame contro le persone di religione ebraica. Starei per dire che - se ci si muovesse nel perimetro della buona fede proprio i più severi critici di Netanyahu dovrebbero idealmente indossare per primi la kippah di cui parlavo: per difendere il proprio diritto a criticare una politica, ma anche per fare scudo - se necessario, con il corpo - contro chiunque osi passare all’aggressione contro le persone. E invece no: si tace, si confonde, si minimizza. Si crea - come dicevo - un clima di odio e di intimidazione. L’odio lo vedi nei visi stravolti, quasi deformati, degli aggressori nell’autogrill di Milano. L’intimidazione la cogli nel fatto che nessuno sia intervenuto a difendere quel papà mentre era travolto dai calci di chi nel frattempo urlava e inveiva (un po’ in italiano e un po’ in arabo, racconta l’aggredito). Par di capire che una sola persona, una signora, abbia salvato la dignità di tutti noi, premurandosi di assicurare almeno un minimo di protezione fisica al bimbo, mentre il padre era umiliato e scalciato. Ma resta il silenzio e il non intervento di troppi altri. Lo stesso silenzio e lo stesso non intervento (nel racconto del violoncellista Amit Peled, cacciato qualche sera fa da un ristorante italiano a Vienna perché parlava ebraico) degli altri clienti, degli altri avventori del locale. Inerti? Rassegnati? Magari sinceramente dispiaciuti ma impotenti? Non saprei dirlo. E però, mentre l’ebreo o il supposto ebreo - fa lo stesso - veniva allontanato, resta il fatto che nessuno abbia mosso un dito. Siamo giunti al momento della verità. Indro Montanelli, un gigante spesso applaudito ma raramente davvero ascoltato, sia in vita che dopo la morte, ammoniva di tanto in tanto su una nostra attitudine (Montanelli amava gli italiani, ma ne conosceva bene i difetti), sotto sotto, a parteggiare per chi le botte le dà e non per chi le prende. Non so se avesse ragione. Comincio a temere di sì.
È entrato nella top ten dei terremoti più forti mai registrati: è stato individuato al largo della penisola della Kamchatka, sulla costa orientale della Russia, e l’allarme scatta anche il Giappone, la Cina, le Filippine, l’Indonesia, gli Stati Uniti. È stata infatti emessa un’allerta tsunami in tutti questi Paesi. Al momento non si hanno notizie […]
Milano e Parigi sono di poco sotto la parità, Londra e Madrid cedono circa mezzo punto percentuale