“Qui sono passati tanti campioni, ma nessuno ha vinto. Non voglio fare la stessa fine”: la stampa tedesca svela le angosce di Hamilton sulla Ferrari

“Qui sono passati tanti campioni, ma nessuno ha vinto. Non voglio fare la stessa fine”: la stampa tedesca svela le angosce di Hamilton sulla Ferrari

“La Ferrari ha avuto grandi campioni come Fernando Alonso e Sebastian Vettel in squadra. Ma nessuno di loro è diventato campione del mondo. Non voglio che accada anche a me“. Non è un bel periodo per Lewis Hamilton su Ferrari. Il sette volte campione del mondo, escluse le Sprint, non è ancora arrivato a podio […] L'articolo “Qui sono passati tanti campioni, ma nessuno ha vinto. Non voglio fare la stessa fine”: la stampa tedesca svela le angosce di Hamilton sulla Ferrari proviene da Il Fatto Quotidiano .

Morte di Celeste Pin, per l’ex calciatore della Fiorentina si indaga per omicidio colposo: i dubbi sulla “strana telefonata”

Morte di Celeste Pin, per l’ex calciatore della Fiorentina si indaga per omicidio colposo: i dubbi sulla “strana telefonata”

Un’inchiesta con l’ipotesi di omicidio colposo contro ignoti. È il fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Firenze sulla morte di Celeste Pin, il 64enne ex difensore e a bandiera della Fiorentina, trovato senza vita nella sua abitazione fiorentina lo scorso 22 luglio. Mercoledì 30 luglio verrà effettuata, su disposizione del magistrato titolare dell’indagine Silvia […]

West Nile, un'altra vittima in Campania

West Nile, un'altra vittima in Campania

L’ultima vittima del virus West Nile era originaria di Pomigliano d'Arco, nel Napoletano. È il secondo decesso in Campania, nelle scorse ore un uomo di 80 anni, già affetto da gravi patologie, è morto all’ospedale di Caserta. Salgono a cinque i decessi registrati in Italia dall’inizio dell’anno, dopo quelli in Piemonte e nel Lazio: poche ore fa la morte di un 77enne ricoverato allo Spallanzani, con patologie pregresse e un trapianto di cuore alle spalle. Avrebbe soggiornato di recente a Baia Domizia, litorale campano, dove sono stati segnalati altri casi. Al momento, due pazienti sono ricoverati in terapia intensiva nel Lazio, dove nella provincia di Latina si registra il maggior numero di casi. Intanto, Comuni e Asl corrono ai ripari: a Caivano e a Fiumicino sono partite le disinfestazioni notturne.

Albanese: "Genocidio Gaza non solo ideologia, ma profitto di troppi"

Albanese: "Genocidio Gaza non solo ideologia, ma profitto di troppi"

Roma, 29 lug. (askanews) -"Finalmente ho capito perché questo genocidio, così come l'occupazione che l'ha generato e l'ha sostenuto, non si sia ancora fermato e sia rimasto impunito. Perché oltre all'ideologia, che ha sostenuto l'impunità di Israele per oltre 60 anni, per 57 anni, in quel po' che rimane della Palestina storica, non è soltanto ideologia è anche profitto di troppi e di troppe aziende": così la relatrice speciale Onu sui Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, in occasione della presentazione del suo recente rapporto "Da un'economia di occupazione a un'economia di genocidio" durante la conferenza stampa alla Camera dei deputati su iniziativa dell'intergruppo parlamentare per la Pace tra Palestina e Israele, coordinato dalla deputata M5S Stefania Ascari. "Parte del rapporto che io ho scritto si basa su sei mesi di inchiesta in cui ho messo insieme una banca dati di circa mille entità, e non sono soltanto aziende, sono aziende che producono armamenti, beni e servizi, aziende di trasporto, aziende di turismo, sono anche università, enti finanziari, banche, fondi pensione, organizzazioni non governative, associazioni caritatevoli a scopi religiosi e non. Quindi sono finiti nel calderone tutti gli enti non pubblici, ma ci sono aziende come l'Eni o il Fondo Pensione Nord-Egese, enti a partecipazione statale. Israele ha utilizzato il settore privato per sfollare i palestinesi con le armi e le armi sono la prima forma di utilizzo di beni prodotti da aziende israeliane e internazionali, tra cui Leonardo, che sono state utilizzate proprio per creare un vuoto, un vuoto che poi è stato accompagnato dal vuoto fisico, fatto dall'utilizzo di imprese di macchine e macchinari da costruzione e chiaramente da distruzione, che hanno abbattuto case e estirpato ulivi e tutto quello che era necessario alla sopravvivenza dei palestinesi, in quasi il 60% della Cisgiordania".

First-ever Catholic Music Awards celebrates talented artists at the Vatican

First-ever Catholic Music Awards celebrates talented artists at the Vatican

A performer during the Catholic Music Awards in Rome on July 27, 2025. / Credit: Screenshot “EWTN News Nightly” CNA Staff, Jul 29, 2025 / 07:00 am (CNA). Musicians from around the world came together for the first-ever Catholic Music Awards on July 27 at the Auditorium Conciliazione in Rome. Nicknamed the “Grammys of Catholic Music,” the international event aims to promote, encourage, and recognize the talent of Catholic singers by not only celebrating the Catholic faith but also honoring artists who evangelize through music. Finalists were evaluated based on content, artistic value, and technical professionalism, with the final decision made by an international jury of more than 60 experts. Winners were chosen across 19 categories in four languages: Spanish, English, Italian, and Portuguese. Among the winners was Nathali Paredes Lozano, singer-songwriter and anchor for “EWTN Noticias,” the Spanish-language broadcast edition of EWTN News, who won Best Praise-Worship Song in the Spanish category. Nathali Paredes Lozano, singer-songwriter and anchor for "EWTN Noticias," the Spanish-language broadcast edition of EWTN News, who won Best Praise-Worship Song in the Spanish Category. Credit: Screenshot "EWTN News Nightly" Lozano won for her song titled “Te Pertenezco,” which translates to “I Belong to You.” She explained at the event that the song was “composed to the heart of Jesus, to the Sacred Heart of Jesus, which is my greatest devotion. It is that heart that reaches out to take our hearts,” according to ACI Prensa , CNA’s Spanish-language news partner. “It is a song of Eucharistic worship, he who is present in the Eucharist, so I am very happy about it too. It’s a song that I love very much and that, I tell you and confess, every time I sing it I also break down,“ she added. When speaking about the award show she said: “This is the first event of its kind held at a global level, and it’s so important because it values, rewards, and above all highlights the music of so many, many Catholic musicians around the world who offer their voices, who offer the gifts the Lord has given us to praise him, to praise God, our beloved Jesus. What could be better than valuing and supporting this kind of music, which is sometimes lacking?“ Opera singer Luciano Lamonarca, founder and CEO of the Saint Pio Foundation, won for Best Male Singer in the English category. He won for the song “The Song of Saint Pio,” which he composed in honor of St. Pio of Pietrelcina (Padre Pio) as a gesture of gratitude for the saint’s intercession for the birth of Lamonarca’s son Sebastián. In 2010, Lamonarca and his wife, Valentina, were expecting their first child — a daughter whom they named Alma. Suddenly, their whole life changed when Alma was delivered stillborn and Valentina had to undergo additional surgeries due to complications from the delivery. Due to those surgeries, it was unlikely that Valentina would ever be able to conceive again. In their despair, the couple spent their first wedding anniversary in San Giovanni Rotondo, the hometown of Padre Pio. It was here that they were blessed with an opportunity to pray with a first-class relic — a handkerchief with blood stains from Padre Pio. The couple grew closer to the beloved saint and turned to him for his intercession. Despite suffering multiple more miscarriages, they continued praying and on Dec. 25, 2014, Valentina discovered she was pregnant. Their son Sebastian was born in September 2015. “When you sing, expressing faith, the emotions you give is much more than anything else. You don’t do this because you have been paid. You don’t do this because you have been rewarded by some things. You do this because you feel a connection with God, with those who love, you feel the faith expand,” Lamonarca said.  “So this is the best music that everybody will ever experience.” Francesco Lorenzi, lead singer of the Italian band The Sun. Credit: Screenshot EWTN News Nightly Francesco Lorenzi, lead singer of the Italian band The Sun, accepted the award won by his group for Best Italian Catholic Band. “Never would I have thought 20 years ago that today we would be here near St. Peter’s, awarded as the best Italian Catholic band. And this is something extraordinary: how the Lord can truly guide our lives, heal them, and lead us to where we are called to be, because each of us has a mission,” the Italian singer told the crowd. Lorenzi is known for his powerful conversion story and was awarded the Pontificated Medal in 2016 by Pope Francis “for the contribution given to Christian humanism in the world.”

Napoli, torna a vedere con la terapia genica: primo caso al mondo

Napoli, torna a vedere con la terapia genica: primo caso al mondo

Un "miracolo" della scienza italiana. Per la prima volta al mondo un paziente trattato con una nuova terapia genica a " doppio vettore " ha recuperato la vista dopo averla persa per una rara malattia della retina . Si tratta di un giovane 38enne con la sindrome di Usher di tipo 1B, che si manifesta con cecità e sordità , sottoposto per la prima volta al mondo a un'innovativa terapia genica presso la Clinica Oculistica dell' Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli". A un anno dall'intervento, realizzato a luglio 2024, la vista è stata recuperata da vicino e da lontano, anche in condizioni di scarsa luminosità. Si tratta della prima dimostrazione dell'efficacia clinica della nuova terapia genica, che nell'istituto partenopeo è stata applicata tra ottobre 2024 e aprile 2025 ad altri 7 pazienti, confermandone tollerabilità e sicurezza. Napoli è il centro capofila della sperimentazione, l'unico al mondo presso cui sono stati avviati i trattamenti per testare l'efficacia di questo nuovo approccio. "Ho accettato di essere il primo paziente, non solo per me, ma per tutti quelli che vivono le mie stesse difficoltà. Prima della terapia genica tutto era confuso, indistinto. Ora riesco a uscire la sera da solo, riconosco i colleghi, le forme degli oggetti, leggo i sottotitoli in tv anche da lontano, vedo le corsie del magazzino dove lavoro senza inciampare. Non è solo vedere meglio: è iniziare a vivere", ha commentato il paziente. A distanza di un anno non è più ipovedente ed è riemerso dal buio. Aveva una vista inferiore a un decimo e oggi non vede più il mondo come se lo osservasse dal buco della serratura, ma riesce a percepire anche i contorni del campo visivo. Un risultato ottenuto grazie a un'innovativa modalità di terapia genica messa a punto dell' Istituto Telethon di Genetica e Medicina di Pozzuoli (TIGEM) che è stata impiegata anche su altri 7 pazienti italiani, trattati anch'essi nel centro partenopeo, tra ottobre 2024 e aprile 2025. I dati preliminari di questi 7 casi, confermano tollerabilità e sicurezza dell'approccio e a essi si stanno per aggiungere ulteriori 7 pazienti che saranno operati a breve. "L'intervento di terapia genica non è, in sé, particolarmente complesso - spiega Francesca Simonelli , Ordinaria di Oftalmologia, Direttrice della Clinica Oculistica e Responsabile del Centro di Terapie Avanzate Oculari dell'Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" - Si svolge in anestesia generale e prevede di iniettare nello spazio al di sotto della retina due vettori virali distinti, che trasportano ciascuno metà dell'informazione genetica necessaria per produrre la proteina che manca nei pazienti. Il recupero dall'intervento è rapido e l'effetto sull'acuità visiva è visibile già dopo pochi giorni: a due settimane di distanza, per esempio, il primo paziente trattato mostrava già un miglioramento della capacità visiva e a un mese era in grado di vedere meglio anche in condizioni di scarsa luminosità. A oggi, di fatto, gli è stata restituita la vista". Il primo paziente è stato trattato con la dose più bassa prevista nello studio internazionale di fase I/II LUCE-1 , sponsorizzato da AAVantgarde Bio , azienda biotecnologica nata nel 2021 come spin-off dell'Istituto della Fondazione Telethon. Lo studio coinvolge, oltre all'Università della Campania Luigi Vanvitelli, il Moorsfield Eye Hospital e la The Retina Clinic di Londra . La clinica partenopea a oggi è l'unica al mondo ad avere iniziato i trattamenti, intervenendo anche su altri 7 pazienti con sindrome di Usher di tipo 1B che sono stati trattati per metà con la dose più bassa di terapia genica, per metà con una dose intermedia. A breve saranno coinvolti nella sperimentazione altri 7 pazienti, nei quali sarà testato anche un terzo dosaggio più elevato. "I dati preliminari raccolti sugli altri 7 pazienti trattati finora, confermano la sicurezza e tollerabilità della terapia genica - aggiunge Simonelli -. Non si sono registrati eventi avversi seri a nessuna delle due dosi testate e l'infiammazione oculare osservata in alcuni pazienti è poco frequente, limitata e si risolve con una terapia a base di corticosteroidi. Questi risultati molto incoraggianti costituiscono una speranza per tanti pazienti con malattie retiniche ereditarie. Il nuovo metodo, frutto della ricerca italiana, potrà aiutare a recuperare o preservare la funzione visiva di chi soffre della sindrome di Usher di tipo 1B, ma anche di pazienti con altre patologie ereditarie dell'occhio che dipendono da difetti in geni che finora non potevano essere trasferiti attraverso le procedure standard di terapia genica". 'L'innovativo trattamento che ha permesso un importante recupero della vista in questo giovane uomo, che oggi ci ha portato la sua testimonianza, è frutto di oltre dieci anni di ricerca condotta al TIGEM grazie al costante supporto della Fondazione Telethon - commenta Alberto Auricchio , direttore del TIGEM e della ricerca di AAVantgarde Bio, oltre che professore ordinario di Genetica medica all' Università Federico II di Napoli . La terapia genica è oggi una realtà terapeutica per diverse malattie, ma ci sono ancora degli ostacoli che ne limitano l'applicazione: tra questi c'è la capienza limitata dei vettori virali, i virus modificati utilizzati per trasferire nelle cellule dei pazienti versioni corrette dei geni responsabili delle loro patologie. Nel nostro istituto abbiamo sviluppato l'innovativa piattaforma che consente di superare questo limite tecnico e di poter applicare la terapia genica anche in malattie che dipendono da geni troppo 'grandi' per essere inseriti nei vettori attuali. Una volta iniettati nella cellula, questi vettori contenenti ciascuno metà delle istruzioni per la proteina terapeutica consentono di produrla nella sua forma completa e funzionante. Oggi celebriamo i primi risultati positivi per la sindrome di Usher di tipo 1B: l'auspicio è di poterli presto replicare anche in altre malattie oculari ereditarie dovute a geni troppo grandi, offrendo così un'opportunità di cura laddove finora era preclusa". La sindrome di Usher di tipo 1B è una malattia ereditaria rara, che si stima colpisca circa 20.000 persone tra Stati Uniti ed Europa. È provocata da mutazioni del gene MYO7A e si manifesta con sordità alla nascita, disfunzioni vestibolari e con la perdita progressiva della vista nei primi dieci anni di vita, a causa dello sviluppo di una retinite pigmentosa . "Mentre è possibile trattare la sordità, non esistono terapie che possano curare la retinite pigmentosa. La terapia genica, con cui si trasferiscono nei pazienti versioni corrette dei geni responsabili della loro malattia, è una possibilità di intervento ma finora nella sindrome di Usher di tipo 1B era impraticabile a causa delle caratteristiche del gene MYO7A , troppo grande per essere trasferito con uno dei vettori virali usati oggi per correggere i difetti genetici oculari", riferisce Simonelli. "La Sindrome di Usher rappresenta una delle sfide più complesse della medicina moderna. Grazie al talento, alla competenza e alla collaborazione virtuosa tra Istituzioni, mondo accademico, ricerca e territorio, oggi celebriamo con orgoglio un risultato concreto e tangibile. Questo traguardo descrive l'eccellenza della ricerca pubblica italiana e la sua straordinaria capacità di trasformare visione e dedizione in progresso reale per il Paese. Il trattamento sperimentale di terapia genica a doppio vettore, applicato dalla Clinica Oculistica dell'Università Vanvitelli rappresenta una pietra miliare nel campo delle malattie genetiche rare - afferma Maria Rosaria Campitiello , Capo Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie del Ministero della Salute -. Come Ministero della Salute, attraverso la Direzione Generale della Ricerca, sosteniamo con determinazione la ricerca. In ambito oculistico abbiamo finanziato un progetto dedicato al glioma del nervo ottico e con le risorse del PNRR abbiamo sostenuto altri 11 progetti . Il nostro impegno però è sistemico: con oltre 524 milioni di euro destinati alla ricerca sanitaria attraverso il PNRR, stiamo promuovendo innovazione, equità e sostenibilità su tutto il territorio nazionale. Questo è il nostro compito: trasformare ogni scoperta in cura, ogni dato in azione, ogni visione in realtà", sottolinea Campitiello.

Dazi, la Ue pubblica un testo diverso: rischia di saltare tutto

Dazi, la Ue pubblica un testo diverso: rischia di saltare tutto

L'Unione europea ha pubblicato una nota informativa sul patto sui dazi siglato domenica 27 giugno in Scozia. Nel testo sono confermati i punti e le percentuali già emersi a Bruxelles nella mattinata. Permangono, invece, differenze rispetto alla scheda informativa diffusa ieri sera, lunedì 28 giugno, dalla Casa Bianca. Tra i punti non concordanti tra i due testi i dazi su chip e farmaci , che secondo l'esecutivo comunitario al momento non sono tassati. Nella nota Ue inoltre non compare alcun impegno di Bruxelles sulla digital tax . "L'accordo politico del 27 luglio 2025 non è giuridicamente vincolante . Oltre a intraprendere le azioni immediate impegnate, l'Ue e gli Usa negozieranno ulteriormente, in linea con le rispettive procedure interne, per attuare pienamente l'accordo politico", si apprende nella nota della Commissione sull'intesa sui dazi siglata domenica. L'accordo risponde agli interessi economici fondamentali dell'Ue , ovvero relazioni stabili e prevedibili con gli Usa. Allo stesso tempo, rispetta pienamente la sovranità normativa dell'Ue e protegge i settori sensibili dell'agricoltura europea, come la carne bovina o il pollame", si legge. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43532355]] " Non cambiamo le nostre regole e il nostro diritto di regolamentare autonomamente nello spazio digitale. La dichiarazione della Casa Bianca afferma che confermiamo che non adotteremo né manterremo le tariffe di utilizzo della rete e che manterremo zero dazi doganali sulla trasmissione elettronica. È corretto, ma ciò non interferisce con lo spazio normativo ". Lo ha affermato il portavoce della Commissione europea per il Commercio Olof Gill, interpellato sulla dichiarazione della Casa Bianca secondo cui l'Ue si è impegnata a non introdurre tasse per le Big Tech nel quadro dell'intesa sui dazi. "Pensiamo di aver scongiurato lo scenario peggiore , che era uno scenario davvero pessimo, e di aver creato la prevedibilità e la stabilità che i nostri Stati membri e la nostra industria ci hanno chiesto", ha proseguito Gill, durante il briefing quotidiano con la stampa. "La frequenza e la profondità delle consultazioni con i nostri Stati membri su questo tema sono state senza precedenti ", ha aggiunto il portavoce. "Grazie a questo stretto contatto, anche con le nostre industrie e le principali parti interessate, siamo stati in grado di avviare i negoziati con gli Stati Uniti con la certezza di parlare a nome dell'intera Ue. Naturalmente ci saranno divergenze di opinione su ciò che avremmo dovuto fare o meno", ha aggiunto. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43534323]]