Ebrei aggrediti, si muove la Procura: odio razziale. L'aggressione choc

Ebrei aggrediti, si muove la Procura: odio razziale. L'aggressione choc

La Procura di Milano ha aperto un'inchiesta sulla vicenda della famiglia ebrea aggredita in un'area di sosta dell'autostrada Milano Laghi. Il reato ipotizzato è percosse aggravate dall'odio razziale. L'episodio è avvenuto domenica sera all'Autogrill di Lainate, venti chilometri a nord di Milano. La vittima, un turista francese di 52 anni che viaggiava con il figlio di sei, ha filmato con il cellulare alcuni momenti dell'aggressione. La violenza, da parte di una decina di persone, è scattata quando hanno visto che padre e bimbo indossavano la kippah. «Palestina libera», «Qui non è Gaza, qui siamo in Italia», «Assassini»,  «Andate all'inferno prima o poi», sono state queste le grida del gruppo. Il video dura poco di più un minuto. Gli aggressori hanno cercato di far cancellare le immagini, ma al rifiuto la vittima è stata aggredita nuovamente con calci e pugni. Il 52enne la sera stessa ha sporto denuncia alla polizia Stradale. Una risposta concreta arriverà nei prossimi giorni, quando gli inquirenti approfondiranno le immagini girate dalla vittima.

Cnpr forum: "Allarme povertà, tutelare i minori la priorità"

Cnpr forum: "Allarme povertà, tutelare i minori la priorità"

Roma, 29 lug. (askanews) - "I dati Istat sulla povertà in Italia evidenziano un peggioramento costante e un forte rischio di esclusione sociale, soprattutto in alcune aree del Paese. Si chiede un intervento urgente di Stato e istituzioni locali per rafforzare le misure di protezione sociale, sostenere le famiglie a basso reddito e reintrodurre il reddito di cittadinanza con correttivi. Tra le proposte avanzate figurano l'introduzione del salario minimo, il contrasto al lavoro povero e maggiori investimenti nella scuola per garantire pari opportunità e riattivare l'ascensore sociale". Lo ha dichiarato Ylenia Zambito (Pd), segretario della Commissione Affari sociali e lavoro del Senato nel corso del Cnpr forum "Bambini a rischio come rispondere all'allarme povertà", promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca. "La priorità è individuare strumenti efficaci per invertire l'attuale tendenza - Fabrizio Sala, deputato di Forza Italia in Commissione Finanze a Montecitorio -, puntando sul benessere collettivo e sullo sviluppo economico e sociale. Occorrono misure per incentivare le nascite e contrastare l'invecchiamento della popolazione, rafforzando al contempo l'assistenza dei Comuni e controllando la qualità degli investimenti. Fondamentale promuovere una cultura dell'inclusione e creare condizioni che favoriscano l'indipendenza economica dei cittadini". Definisce preoccupanti i numeri forniti dall'Istat Mauro Del Barba (IV), segretario della Commissione Finanze della Camera: "I dati Istat sulla povertà minorile, con il 29,6% dei minori a rischio, sono definiti allarmanti e riflettono anche l'indebolimento del ceto medio, storicamente motore dell'ascensore sociale. Si sottolinea la necessità di investimenti strutturali e continuativi in educazione e sostegno alle famiglie, superando misure temporanee come i decreti-legge". Riconosce il buon lavoro del governo Laura Cavandoli, deputata della Lega in Commissione Finanze: "La crisi legata alla povertà educativa e all'inverno demografico richiede interventi mirati. Il Governo ha destinato oltre 300 milioni di euro per cinque anni, puntando su enti locali e Terzo Settore per valorizzare le buone pratiche e fornire supporto concreto alle famiglie. Dopo la pandemia e la gestione del Reddito di cittadinanza, l'attuale esecutivo ha scelto di superare l'assistenzialismo e concentrare i fondi su misure di sostegno diretto". Nel corso dei lavori, moderati da Anna Maria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Sabatino Broccolini, commercialista e revisore legale dell'Odcec di Teramo: "L'Istat ha lanciato un allarme sul futuro del Paese. Un bambino su tre è a rischio povertà o esclusione sociale. Numeri che non possiamo in alcun modo consentirci. Investire sul capitale umano significa combattere le diseguaglianze e offrire a tutti opportunità di studio, crescita e formazione adeguati ad affrontare le sfide del mercato del lavoro. In particolar modo il Sud e le isole vedono dati allarmanti con mancanza di reti per l'infanzia e le famiglie fondamentali" Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell'Istituto nazionale esperti contabili: "L'inclusione implica l'abbattimento delle barriere economiche, culturali ed etniche che impediscono a persone e gruppi di sentirsi pienamente accettati e valorizzati nella società. Diversa dall'integrazione, che richiede l'adattamento ai modelli culturali esistenti, l'inclusione comporta invece un'apertura della società stessa verso chi ha origini o culture differenti".

In Inghilterra il calcio femminile ha sfondato: la finale dell’Europeo è stato l’evento più visto in tv del 2025

In Inghilterra il calcio femminile ha sfondato: la finale dell’Europeo è stato l’evento più visto in tv del 2025

Decine di migliaia di persone hanno festeggiato la nazionale inglese femminile campione d’Europa, nel cuore di Londra, dopo il successo ai rigori sulla Spagna: un bagno di folla straordinario, tra musica, fuochi d’artificio e fumogeni, ha accompagnato il bus scoperto. Sul palco di fronte al Queen Victoria Memorial, a Buckingham Palace, la capitana Leah Williamson […] L'articolo In Inghilterra il calcio femminile ha sfondato: la finale dell’Europeo è stato l’evento più visto in tv del 2025 proviene da Il Fatto Quotidiano .

La competizione Cina-Usa sulle terre rare si sposta in Myanmar?

La competizione Cina-Usa sulle terre rare si sposta in Myanmar?

Le terre rare rappresentano uno dei grandi foci dell’amministrazione Trump. Fondamentali tanto nell’elettronica di consumo che nella produzione di sistemi militari (radar, missili, satelliti, jet) ed energetici (turbine eoliche, batterie per veicoli elettrici, pannelli solari), questi materiali sono considerati come una delle risorse più strategiche per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Pur avendo sul […]

Cori per Francesca Albanese a Montecitorio: “Due Stati? Mentre si discute, i palestinesi finiscono per la pulizia etnica di Israele”

Cori per Francesca Albanese a Montecitorio: “Due Stati? Mentre si discute, i palestinesi finiscono per la pulizia etnica di Israele”

“Sono 35 anni che si discute della soluzione a due Stati – dichiara Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui Territori palestinesi occupati – ma mentre si continua a discettare sulla possibilità dei due Stati, sta finendo la terra per i palestinesi e fra un po’ finiscono pure le persone se va avanti la […] L'articolo Cori per Francesca Albanese a Montecitorio: “Due Stati? Mentre si discute, i palestinesi finiscono per la pulizia etnica di Israele” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Starmer come Macron: "Riconoscerà lo Stato di Palestina", le condizioni

Starmer come Macron: "Riconoscerà lo Stato di Palestina", le condizioni

Il primo ministro britannico Keir Starmer sarebbe pronto a presentare già oggi un piano per riconoscere la Palestina come Stato. Lo afferma la testata britannica Jewish News, secondo cui l'annuncio differirebbe da quello del presidente francese Emmanuel Macron in quanto Starmer intende fissare una serie di condizioni che dovranno essere raggiunte e accettate. Secondo le fonti della testata, il riconoscimento sarà condizionato al rilascio di tutti gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e si baserà sulla garanzia che il gruppo terroristico non governi più Gaza. "Keir Starmer è convinto che il Regno Unito possa agire come mediatore imparziale in qualsiasi futuro processo di pace. È impegnato a riconoscere lo Stato palestinese, ma ritiene che ciò possa avvenire solo se le condizioni saranno soddisfatte, compresa la sicurezza di Israele e il rilascio degli ostaggi", ha detto una fonte a Jewish News. Il premier ha richiamato dalle vacanze il suo gabinetto per una riunione sulla questione, attualmente in corso. È in corso a New York una conferenza Onu sulla soluzione a due Stati, promossa da Francia e Arabia Saudita; Israele e Stati Uniti l'hanno criticata duramente.