Governo: Lancellotta (Fdi), 'ecco vero volto dei cosiddetti progressisti, legati a cultura machista'

Governo: Lancellotta (Fdi), 'ecco vero volto dei cosiddetti progressisti, legati a cultura machista'

Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Il termine ‘cortigiana' usato ieri da Maurizio Landini in televisione, riferito a Giorgia Meloni, svela il vero volto dei cosiddetti progressisti, impegnati per la parità all'esterno ma, dentro di sé, ancora profondamente legati a una cultura machista in cui il ruolo della donna, perfino un presidente del Consiglio, è svilito con termini che non esitiamo a definire discriminatori e offensivi. Ecco perché la sinistra non è mai riuscita a esprimere una donna a capo del governo o al Colle". Così il deputato di Fratelli d'Italia Elisabetta Lancellotta, capogruppo del suo partito in commissione di Inchiesta sul femminicidio nonché su ogni forma di violenza di genere. "E non sono abituati a vedere una donna che siede ai tavoli delle questioni internazionali più importanti del pianeta, è ascoltata e ha interlocutori, come Trump, aperti al confronto su ogni tema. Con il centrodestra al Governo siamo avanti anche su queste questioni. In silenzio, senza fare rumore, stiamo scardinando anche la cultura maschilista di questa nazione", conclude.

Governo: Nevi, 'da Landini parole inaccettabili, solidarietà a Meloni'

Governo: Nevi, 'da Landini parole inaccettabili, solidarietà a Meloni'

Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Le parole di Maurizio Landini contro il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sono semplicemente inaccettabili. Utilizzare termini volgari e sessisti nei confronti di una donna, oltre che di un rappresentante delle istituzioni, è un gesto che disonora il dibattito pubblico e mostra una profonda mancanza di rispetto. Da chi rappresenta migliaia di lavoratori ci si aspetta senso delle istituzioni, equilibrio e civiltà. Invece Landini ha scelto la strada dell'insulto. Auspichiamo una presa di distanza della sinistra, sempre pronta a sbandierarsi femminista, da questo comportamento vergognoso. A Giorgia Meloni va la solidarietà e vicinanza mia e di tutta Forza Italia”. Lo dichiara Raffaele Nevi, portavoce di Forza Italia.

Governo: Rampelli, 'violenza sessista specchio dell'agire del segretario Cgil'

Governo: Rampelli, 'violenza sessista specchio dell'agire del segretario Cgil'

Roma, 16 ott. (Adnkronos) - "Le parole di Landini sono vergognose, sessiste e machiste. Definire ‘cortigiana di Trump' Giorgia Meloni è lo specchio dell'agire del segretario della Cgil, violento e frustrato. La sinistra si fa bella strappandosi le vesti a tutela della donna e censurando parole su parole e cosa accade? Accade che il capo del maggior sindacato dei lavatori e delle lavoratrici, le donne costituiscono il 44,9 degli iscritti totali pari a oltre 2 milioni e 300mila sottoscrizioni rosa, usa un linguaggio volgare nei confronti di Giorgia Meloni. Un'offesa che fatico a commentare, che si aggiunge alle rivolte sociali, alla testa del suo corteo con lo striscione inneggiante alla strage del 7 ottobre, agli scioperi generali indetti dal giorno alla notte in spregio delle norme vigenti". Così il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia. "Consiglierei a Landini di frequentare un corso di gestione della rabbia da un ottimo psicoterapeuta, onde evitare che la sua violenza verbale possa trasformarsi in violenza fisica, sulle orme dei teppisti presenti nella sua manifestazione di cui non si è accorto. Così come non si è accorto dei cimeli dell'industria automobilistica italiana venduti all'estero, delle produzioni de localizzate fuori Italia o dei contratti a 5 euro l'ora sottoscritti dalla Cgil. Vale tutto, tranne gli interessi dei lavoratori e la dignità della donna. Il peggiore sindacato della storia", conclude.

Gennaro Gattuso, la bomba: "Pronto a lasciare l'Italia"

Gennaro Gattuso, la bomba: "Pronto a lasciare l'Italia"

"I meriti me li prenderò se riuscirò a centrare l'obiettivo sennò andrò a vivere lontano dall'Italia . Già ci sto un po' lontano, ancora più lontano…". Gennaro Gattuso , da vero italiano, non canta vittoria prima del dovuto. Anzi. Memore di quanto accaduto negli ultimi anni, aspetta di vedere i suoi ragazzi qualificati per i Mondiali prima di gioire. E addirittura promette di lasciare il nostro paese in caso di fallimento. " Non sono uno scappato di casa – ha rivendicato Gattuso – qualcosa ho fatto in questi anni, però sapevo che c'era gente che aveva fatto molto di più di me e l'ho presa come una grande responsabilità, non come un peso. Sapevo quello che volevo fare, ce l'avevo ben chiaro, ma non pensavo di riuscire a mandare la squadra 16 volte al gol. Non pensavo questo, pensavo di provare a riuscire a creare un gruppo, a creare una squadra che poteva stare bene in campo, però il merito è loro. Io ho pochissimi meriti . Lavoro sì, gli sto vicino con lo staff, lavoriamo tantissimo , perché sono 7-8 giorni che bisogna veramente lavorare tanto, si dorme poco, però si fa anche questo perché dopo quando arrivano le vittorie si sta molto bene". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44572307]] Gigio Donnarumma , invece, non ha il minimo dubbio: " La terza volta non accadrà , non può accadere: questa Nazionale finirà dentro al prossimo campionato del mondo. Non ho dubbi. Le lezioni del passato hanno un senso se le fai proprie: non sottovaluteremo nessuno, nessuno verrà preso sotto gamba , non avrebbe senso farlo. E, poi, questo gruppo si vuole bene: ci faremo trovare pronti quando arriverà il tempo del playoff", ha aggiunto. Si andrà in campo a marzo. "Un tempo che ci permetterà di entrare ancora di più in sintonia con il nostro commissario tecnico, di metabolizzare le sue idee , di dare sostanza al suo calcio". [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44568052]]