Palermo in piazza per ricordare Paolo Taormina

Palermo in piazza per ricordare Paolo Taormina

In tanti si sono dati appuntamento in via del Visone e hanno raggiunto in silenzio la piazzetta di Bonagia dove è stato realizzato un murale che raffigura Paolo con le scritte: "date valore agli affetti dei vostri cari e vivete ogni attimo intensamente perché la vita può togliervi tutto in un batter d'occhio" e "non voglio dire addio ma un semplice arrivederci. Sei sempre un vincitore, Gabrielino vive".

La lettera di Turetta ai giudici per rinunciare all’appello: “Mi assumo la piena responsabilità, mi pento ogni giorno”

La lettera di Turetta ai giudici per rinunciare all’appello: “Mi assumo la piena responsabilità, mi pento ogni giorno”

Filippo Turetta, condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin, ha rinunciato ai motivi d’appello mandando una lettera alle autorità giudiziarie. Una paginetta, scritta di suo pugno, in cui il 24enne reo confesso, si dice “pentito”, il cui testo è stato reso noto da Il Gazzettino. “Fin dall’inizio del mio percorso giudiziario – […] L'articolo La lettera di Turetta ai giudici per rinunciare all’appello: “Mi assumo la piena responsabilità, mi pento ogni giorno” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Milan-Fiorentina, Pioli gela i rossoneri: "Se c'è un Dio del calcio..."

Milan-Fiorentina, Pioli gela i rossoneri: "Se c'è un Dio del calcio..."

Un conto in sospeso con il passato? Milan-Fiorentina mette l'uno contro l'altro il club rossonero e l'ultimo allenatore ad aver vinto uno scudetto dalle parti di Milanello . - "Non sto pensando a quel che succederà a me, le emozioni saranno inevitabili visto che a San Siro ho vissuto anni pieni di cose positive. Penso invece a quello che dobbiamo fare noi per fare un'ottima partita. Mi aspetto dai miei la migliore gara possibile, all'altezza di un avversario così importante". Stefano Pioli si prepara per la prima volta da ex a San Siro contro il Milan, la squadra con cui ha vinto lo scudetto 2022, la soddisfazione più grande della sua lunga carriera di allenatore. Proprio domenica, fra l'altro, Pioli centrerà il traguardo delle 500 panchine in Serie A, ma non è finita: "Lunedì compirò 60 anni. Se c'è un dio del calcio magari un occhio di riguardo ci potrebbe anche stare..." ha ammiccato sorridendo. Insieme alla Fiorentina, Pioli sta in effetti vivendo un momento delicatissimo: zero vittorie in campionato e quart'ultimo posto con appena tre punti. Nessuno a inizio stagione poteva immaginare una situazione simile. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:44610905]] "Nello spogliatoio guardiamo la classifica e abbiamo tutti voglia di cambiarla, di ritrovare la vittoria. Al di là di come finirà contro il Milan sono sicuro che ne verremo fuori per la qualità e la serietà dei mie ragazzi. Ho parlato anche con il presidente Commisso e in attesa di conoscerlo finalmente di persona spero di regalargli prima possibile qualche soddisfazione". La partita non s'annuncia certo la migliore per la Fiorentina per provare a ripartire ma dovrà provarci comunque, anche se rischia di dover rinunciare al suo giocatore più forte e rappresentativo: soltanto dopo l'allenamento di rifinitura di domani, Pioli deciderà se convocare o meno Kean tornato dalla Nazionale con una distorsione alla caviglia destra rimediata contro l'Estonia. A inizio settimana l'attaccante ha svolto lavoro specifico, oggi si è allenato parzialmente in gruppo in attesa appunto del provino di domani. "Moise ha buone sensazioni, ma ancora non ha fatto contrasti e cambi di direzione, staremo a vedere" ha detto il tecnico che in caso di forfait dovrebbe dare spazio a Piccoli con Gudmundsson o Fazzini a supporto. Tra i viola appare recuperato Pongracic e pure Sohm potrebbe essere convocabile dopo il recente stop. "Il Milan avrà qualche assenza - ha ricordato Pioli -, ma resta una squadra forte, solida, completa, guidata da un grande allenatore che sta facendo un ottimo lavoro e con un Modric che cercheremo di limitare il più possibile. L'ho conosciuto in vacanza qualche anno fa, si presentò come grande tifoso rossonero, io gli feci i complimenti, è davvero un grande campione". Infine, l'ammissione: "Avrei voluto giocare questa gara in un altro momento, con un'altra classifica. Bisogna essere realisti come impone la situazione ma dobbiamo venirne fuori con qualità, compattezza e sacrificio. Adesso non dobbiamo giocare sulle punte, ma essere scaltri e pronti. Le sconfitte minano la fiducia ma io resto convinto che usciremo da questa situazione". (

M5s, Chiara Appendino si è dimessa da vicepresidente: “E’ tempo di rimetterci tutti in discussione”

M5s, Chiara Appendino si è dimessa da vicepresidente: “E’ tempo di rimetterci tutti in discussione”

Chiara Appendino si è dimessa da vicepresidente del Movimento. Stando a quanto appreso dal Fatto, l’ex sindaca di Torino ha ufficializzato il passo indietro durante il Consiglio nazionale, iniziato questa mattina alle dieci. “E’ tempo di rimetterci tutti in discussione” ha in sostanza ribadito, per spiegare le ragioni del suo gesto. Ma già nelle scorse […] L'articolo M5s, Chiara Appendino si è dimessa da vicepresidente: “E’ tempo di rimetterci tutti in discussione” proviene da Il Fatto Quotidiano .

Argentina, Milei in campagna elettorale in un comizio concitato

Argentina, Milei in campagna elettorale in un comizio concitato

Buenos Aires, 18 ott. (askanews) - Campagna elettorale per il presidente argentino Javier Milei con un comizio a Buenos Aires in vista delle cruciali elezioni legislative del 26 ottobre. Sul posto sono scoppiati scontri tra i suoi sostenitori e alcuni manifestanti. Da due anni l'ultraliberista Milei governa in forte minoranza (37 deputati su 257) e ritiene che un buon risultato sarebbe ottenerne un terzo, sufficiente a difendere le misure del governo. Né garantito, né escluso, secondo i sondaggi. L'economia argentina intanto vive in febbrile instabilità: peso sotto pressione, corsa al dollaro rifugio, acquisti d'emergenza nel timori di una svalutazione o di un deprezzamento del peso dopo il voto e dunque di un nuovo balzo dei prezzi. Le elezioni rinnoveranno metà della Camera e un terzo del Senato. Per il presidente, in carica dal 2023, si tratta della sua futura capacità d'azione: avere il margine necessario per portare avanti le riforme di deregulation nei due anni restanti di mandato, di fronte a un Parlamento finora ostile. Nel mirino: tagli alle imposte, in particolare per le imprese, e una riforma del mercato del lavoro per aumentare la flessibilità, ponendo fine a quella che Milei definisce "l'industria delle cause" in materia di lavoro. Al comizio di Buenos Aires i suoi sostenitori spiegano: "Sta facendo le riforme che servono per migliorare il paese. Difficile? Sì, bisogna riconoscerlo ma è necessario. L'economia non guarisce da un giorno all'altro ci vuole tempo" dice Angelo Gomez, uno studente. "C'è molta corruzione, molta propaganda e fake news che vogliono far credere che nessuno lo sostiene ma non è la verità lo abbiamo votato in maggioranza" dice Nancy Cappellia, insegnante. "Uscire da questa situazione dopo 40 anni è faticoso ma lo sapevamo. Non ci ha mai mentito, ha sempre detto fin dalla campagna e sta facendo quello che aveva detto".