Elodie spianata per la foto con Diletta Leotta: "Razzola male"

Elodie spianata per la foto con Diletta Leotta: "Razzola male"

Diletta Leotta ed Elodie nell'occhio del ciclone. Tutta colpa di un viaggio. Le due amiche hanno deciso di trascorrere un po' di tempo a Ibiza . Fin qui nulla di male se non fosse che a sollevare il polverone è il mezzo che le ha portate sull'isola: un jet privato. A confermarlo alcune foto che vedono la cantante e la showgirl insieme alla loro altra amica Franceska Nuredini scendere da un aereo privato. Precisamente, riporta Chi Magazine , si tratta di un jet della " Top Jet Executive ": partenza Ibiza e destinazione aeroporto di Milano Linate. Nelle immagini si vedono le tre donne scendere dall'aereo lussuoso (non è noto il prezzo, ma per prenotarlo bisogna riempire un modulo sul sito dell'azienda). [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43365579]] Tra i quasi 200 commenti, la maggior parte sono rivolti a un aspetto: quello della sostenibilità. "Ormai viviamo in un mondo al contrario; a noi viene chiesto di rispettare l'ambiente invece loro non inquinano andando con un volo privato?", "Ma come Elodie che fa tanto l'ambientalista e prende il jet ?", "Almeno la Leotta è più corretta: le piace il lusso e non fa discorsi di un certo spessore", "Elodie predica bene e razzola male" e poi l'immancabile "comuniste col Rolex". D'altronde quella contro i jet privati è battaglia ormai nota degli ambientalisti.

Mediterraneo allargato, Italia e Stati Uniti. Il tempo delle scelte strategiche secondo Volpi

Mediterraneo allargato, Italia e Stati Uniti. Il tempo delle scelte strategiche secondo Volpi

Il Mediterraneo non è una periferia. Non è una cerniera passiva tra l’Europa e il resto del mondo, né un’area da presidiare a distanza con droni e satelliti. Il Mediterraneo è uno spazio vivo, mutevole, attraversato da rotte storiche e tensioni contemporanee, in cui si incrociano interessi economici, religiosi, strategici, climatici e umani. E soprattutto […]

Gli ex Mercati Generali di Roma in mano a un fondo americano: interesse pubblico o affare privato?

Gli ex Mercati Generali di Roma in mano a un fondo americano: interesse pubblico o affare privato?

Quando si parla di appalto a privati di pezzi di città non è questione solo milanese. A Roma recentemente è stata approvata una delibera che si riferisce al progetto di riqualificazione dell’area degli ex Mercati Generali, denominato “La Città dei Giovani”. L’area degli ex Mercati Generali nel quartiere di Ostiense occupa un’estensione di nove ettari […] L'articolo Gli ex Mercati Generali di Roma in mano a un fondo americano: interesse pubblico o affare privato? proviene da Il Fatto Quotidiano .

Scontro mai visto tra i legali di Sempio e Stasi. E Lovati minaccia: "Esposto in Procura"

Scontro mai visto tra i legali di Sempio e Stasi. E Lovati minaccia: "Esposto in Procura"

Una sorta di "dibattimento", aspro nei toni, che va in onda in uno studio tv. Si parla del delitto di Garlasco lunedì 28 luglio a Filorosso su Rai3, condotta da Manuela Moreno, e tra i protagonisti ci sono Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi, e Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio. A scatenare il tutto sono i giudizi impietosi di Lovati sulla perizia di parte dell'impronta 33 con il legale di Sempio che controbatte: "Quello che ha detto Massimo è stato un atto d'amicizia, perché lui mi vede stanco e anziano e si è detto: ‘Aspetta che lo faccio riposare', ma purtroppo non credo che riuscirà a estromettere la difesa di Stasi. Era una consulenza scritta con grandi approfondimenti scientifici, il cui lavoro è durato oltre un mese e ha 3 firme: non vuol dire che la nostra consulenza è la verità, ma fa capire degli aspetti fondamentali e concorda pienamente con l'attribuzione delle 15 minuzie a Sempio". "Voi cosa avete pensato di fare? Non si può sostenere che sotto una fotografia c'è sangue e sudore. La sua collega parla di catinella di sudore… Ma la finiamo o no?", sbotta allora Lovati, "e concludo che delle vostre consulenze tecniche non me ne frega niente, perché non siete neanche parte nel processo, non serve estromettervi". Lo scontro raggiunge picchi retorici di un certo livello. Lovati insiste: i consulenti "hanno parlato di catinelle di sudore e sangue. Ma dove sono andati, all'Avis? E il sudore? Ma lo sapete che per fare 2 cm di sudore non basta una giornata? Non credo assolutamente a questo tipo di analisi”. De Rensis non ci sta: "E invece i tuoi consulenti, quando hanno detto che Iuliano e Caprioli hanno confuso il muro con le impronte, che cosa hanno fatto? Sono andati in qualche cantiere edile?". Per Lovati la stessa inchiesta non avrebbe senso: "Quello che mi dà fastidio è che processualmente il mio correo ‘finto', indagato in concorso o con Stasi o con altri, si vede accusato dal suo correo, Stasi, ed è una cosa assurda. Se ci fosse un PM di quelli brillanti, il caso sarebbe risolto: dice ‘siete voi due' e finisce così. Ma si può fare una roba del genere? State perdendo il lume della ragione”. De Rensis ribadisce di agire solo nell'interesse del suo assistito "perché lo riteniamo innocente. Aspettiamo a ottobre, potrebbero aggiungersi altri elementi. Il lume della ragione lo abbiamo ancora, io qualche colpo potrei anche perderlo, ma al momento ancora no". Come noto Lovati contesta il capo d'accusa di omicidio in concorso per il suo assistito e ritiene inconsistenti le evidenze fin qui emerse nelle nuove indagini della Procura di Pavia. Tanto che al termine della puntata l'avvocato di Sempio annuncia la sua intenzione di presentare un esposto alla Procura: "Gli indizi contro il mio assistito di oggi sono gli stessi del 2017, non è cambiato assolutamente niente. L'unica cosa che ha sconvolto il fatto è questa ipotesi di un concorso strano, fasullo, finto dove c'è di mezzo anche il condannato. Sto pensando di fare un esposto alla Procura generale della Repubblica perché hanno perso il buon senso, lo farei alla nostra Procura perché non si può fare un capo d'accusa di questo genere". L'avvocato di Stasi lo invita alla calma: "Sull'esposto gli consiglio di riflettere bene, immagino ci saranno le prove, arriveranno", afferma in riferimento a possibili evidenze raccolte dagli inquirenti e non ancora note.

Separazione carriere, La Russa: muro contro muro ha impedito miglioramento

Separazione carriere, La Russa: muro contro muro ha impedito miglioramento

Roma, 29 lug. (askanews) - Se la riforma della giustizia è stata la prima riforma costituzionale approvata nello stesso testo uscito dal Cdm "questo non vuol dire necessariamente che sia stata compressa la volontà dei parlamentari, può anche voler dire che i parlamentari di maggioranza, di fronte a un muro contro muro che si è creato", hanno "rinunciato a un lavoro di miglioramento che pure io considero doveroso". Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, nel corso della tradizionale cerimonia del Ventaglio con la stampa parlamentare. "Quello che posso fare - ha aggiunto - è auspicare" proposte migliorative, "io l'ho fatto da esponente di opposizione per esempio sulla cittadinanza, io ho presentato emendamenti che accettavano il percorso e cercavano di migliorarlo. Qui è stato fatto ma nel quadro di un muro contro muro. Secondo me non è stato fatto questo sforzo di miglioramento né dalla maggioranza nè dell'opposizione".