Schlein: 60.000 morti e per Meloni troppo presto per riconoscere Palestina? Dopo sarà troppo tardi

Schlein: 60.000 morti e per Meloni troppo presto per riconoscere Palestina? Dopo sarà troppo tardi

(Agenzia Vista) Roma, 30 luglio 2025 “Serve riconoscere la Palestina perché, mentre Meloni dice che è troppo presto anche con Gaza rasa al suolo i 60.000 morti, la verità è che dopo sarà troppo tardi e rischia di non esserci più niente da riconoscere.” Così la Segretaria del Partito Democratico Elly Schlein alla Camera. / Camera Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

“Temporale colpisce un casinò e la pioggia cade sulle slot machine in tilt”: il video diventato virale sui social

“Temporale colpisce un casinò e la pioggia cade sulle slot machine in tilt”: il video diventato virale sui social

La pioggia battente ha creato disagi alla città di Reno, nel Nevada. È questo quanto accaduto nella giornata di domenica 27 luglio. Prima l’acqua caduta in maniera pesante, poi anche una violente grandinata che ha costretto i cittadini a rimanere al chiuso e nelle proprie abitazioni. Peccato, però, che la tanta acqua caduta sul J […] L'articolo “Temporale colpisce un casinò e la pioggia cade sulle slot machine in tilt”: il video diventato virale sui social proviene da Il Fatto Quotidiano .

Morta Laura Dahlmeier: la super-star del biathlon travolta da una frana

Morta Laura Dahlmeier: la super-star del biathlon travolta da una frana

La doppia campionessa olimpica di biathlon (2 ori e 1 bronzo a PyeongChamg 2018) Laura Dahlmeier è "morta" in seguito a un incidente in alta quota in Pakistan , ha annunciato oggi - mercoledì 30 luglio - l'agenzia che ne curava gli interessi, dopo che ogni tentativo di soccorso è stato reso "impossibile" a causa della pericolosità del luogo. " I tentativi di recupero sono falliti e l'operazione è stata sospesa martedì sera", fa sapere Nine&One in un comunicato. La trentunenne tedesca sette volte campionessa del mondo "è morta" lunedì, " vittima di una frana " a un'altitudine di 5.700 metri, ha riferito la stessa fonte. Stava tentando di scalare il Laila Peak, una montagna nella catena del Karakorum, con un compagno, a poco più di 6.000 metri. Il suo compagno di scalata, rimasto "illeso", ha immediatamente " lanciato una chiamata di emergenza e un'operazione di soccorso è stata avviata senza indugio", ha riferito l'agenzia. Il compagno "ha cercato per molte ore di fornire assistenza, ma ciò si è rivelato impossibile a causa del terreno difficile e delle persistenti frane". "Non ha " notato alcun segno di vita " in Laura Dahlmeier e poi "ha deciso durante la notte di ritirarsi dalla zona di pericolo e continuare la discesa". Anche gli occupanti di un elicottero militare che l'ha localizzata martedì mattina non hanno rilevato "alcun segno di vita". Data la natura pericolosa del sito e "i rischi associati alla continua caduta di massi", sia i tentativi di soccorso aerei che quelli via terra sono stati ritenuti "impossibili" , ha spiegato l'agenzia. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43507161]] L'ipotesi è che "Laura Dahlmeier sia morta sul colpo " lunedì, "sulla base delle osservazioni effettuate durante il sorvolo e del rapporto del compagno", ha aggiunto la stessa fonte. Il compagno è stato raggiunto da alpinisti esperti, giunti per rinforzare la squadra di soccorso, che "l'ha scortato al campo base". "I rischi sono troppo alti" per recuperare con successo il corpo, "irrealizzabili nelle attuali difficili condizioni". L'ex campionessa "aveva chiaramente espresso per iscritto che, in una situazione del genere, nessuno avrebbe dovuto rischiare la vita per salvarla ", ha affermato l'agenzia. [[ge:kolumbus:liberoquotidiano:43498261]]

Neptune Strike, Nato: lavoriamo insieme per costruire fiducia

Neptune Strike, Nato: lavoriamo insieme per costruire fiducia

Mar Mediterraneo, 30 lug. (askanews) - "Alla NATO lavoriamo insieme per costruire un rapporto di fiducia. Quello che stiamo facendo qui è lavorare, formare e migliorare il più possibile l'interoperabilità". A parlarci è il contrammiraglio della Marina spagnola Isidro Carrara, ACOS J5 pianificazioni di Jfc Naples della Nato. Ci troviamo sulla portaerei più grande al mondo, l'americana USS Gerald R. Ford, che spesso viene paragonata a una città ma senza il caos di essa. Aerei, mare, energia e personale: tutto è coordinato, come in una coreografia. E dopo il benvenuto ricevuto dal capitano di vascello della Marina Usa David Skarosi, commanding officer della portaerei, siamo saliti per dare un'occhiata dall'alto alla pista d'atterraggio. "Il mio lavoro è la navigazione di sicurezza e la prevenzione delle collisioni e svolgo il mio lavoro dal ponte di comando" dice il tenente di vascello della Marina Usa Lucas Stanley, Assistant Navigator, USS Gerald R. Ford. "Come potete vedere dietro di me, questa è la cabina di comando del Gerald R. Ford. Sto parlando con alcuni dei membri della guardia di plancia che siedono qui. Qui dietro a voi, abbiamo il quartiermastro di guardia, responsabile della nostra posizione attuale e che si assicura che siamo sulla rotta giusta", aggiunge. Intanto procedono le operazioni di volo. Decolli, sorvoli e atterraggi con un ritmo serrato. Tutto di un'incredibile precisione. Tanta adrenalina. E per chi si sente un po' giù, c'è persino lei: "Si chiama Sage" ci dice Chief Eric Snitzer, Command Climate Specialist. "È il nostro cane da spedizione. È con la Gerald R. Ford da circa due anni e mezzo. Sono stato uno dei suoi addestratori per tutto questo tempo. È una Labrador retriever di cinque anni. È stata addestrata a Virginia Beach, in Virginia grazie a una collborazione che ha permesso di imbarcare questi cani da spedizione su navi anfibie di grandi dimensioni e portaerei. Attualmente ci sono sei cani dispiegati in tutto il mondo, e sono qui per aiutare a migliorare un po' la giornata di tutti. E se qualcuno sta passando una brutta giornata, se vuole che Sage contribuisca a cambiare la situazione, possiamo fare in modo che accada anche questo". Immagini askanews